Ogni religione si ritiene pura e coerente, laddove le altre sarebbero confuse, contraddittorie, primitive. Ciascuna tende a considerarsi superiore, pi? completa, pi? "vera". Un'aspirazione alla verit? forse legittima, ma certamente rischiosa. Combinata con ragioni politiche, economiche e ideologiche, essa pu? trasformare la religione in una macchina da guerra e il confronto sulla fede in scontro di civilt?. Esistono, in realt?, molti collegamenti che rendono le religioni meno lontane tra loro di quanto si sia portati a credere. "Sotto le sacre volte", scrive Enzo Pace, "nulla si crea e nulla si distrugge". Le religioni, dunque, possono essere rappresentate come grandi sistemi di credenze stratificati, interrelati e propensi ad alimentarsi reciprocamente, perch? accomunati da una struttura profonda: il potere della parola, capace di fissare o spostare i confini degli universi di senso individuali e sociali. Sorretto da una profonda conoscenza delle religioni storiche e contemporanee, questo libro traccia un percorso che - tra Oriente e Occidente, tra arcaicit? e postmoderno - conduce alla scoperta dei legami in continua trasformazione fra sistemi simbolico-religiosi.
Enzo Pace ? docente di Sociologia e Sociologia delle religioni all'Universit? di Padova. E' stato visiting professor all'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e presidente dell'International Society for the Sociology of Religion. Con il Mulino ha pubblicato "Le sette" (1997), "Il regime della verit?" (1998) e "Un singolare pluralismo. Indagine sul pluralismo morale e religioso in Italia" (con F. Garelli e G. Guizzardi, 2003). Tra i suoi libri ricordiamo inoltre "Perch? le religioni scendono in guerra?" (Laterza, 2004) e "L'islam in Europa. Modelli di integrazione" (Carocci, 2004).