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"L'arte ? irriducibile alla terra, al popolo e al momento che la producono: ciononostante ? inseparabile da essi...". Le parole di Octavio Paz definiscono quella che, secondo Guill?n, deve essere la disposizione d'animo del comparatista: la coscienza delle tensioni esistenti tra il locale e l'universale, tra "l'uno e il molteplice". La letteratura comparata non consiste dunque nel mettere a confronto le diverse letterature nazionali, ma nel riconoscere una nuova morfologia letteraria che le ricomprende e che da esse, al tempo stesso, trae origine. Muovendosi fra letterature europee, orientali e americane, e richiamandosi all'autorit? delle figure maggiori del comparatismo, da Vossler a Curtius, a Wellek, a Edward Said, l'autore dipana i fili di quell'"arte irriducibile", identificando e analizzando grandi movimenti, generi, forme, percorsi letterari spazio-temporali.
Claudio Guill?n (1924-2007) ha insegnato alla Harvard University e alla Universidad Autonoma de Barcelona. Tra i suoi libri: "Literature as System" (1971), "El primer Siglo de Oro" (1988), "Teor?as de la Historia literaria" (1989), "M?ltiples moradas" (1998).