Copertina L'impostore

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a stampa € 12,00
collana "Storica paperbacks"
pp. 224, Brossura, 978-88-15-11903-2
anno di pubblicazione 2007

GIORGIO PERLASCA

L'impostore

"ha visto uccidere, si è accorto che non può tollerarlo, che non potrebbe vivere con un se stesso che abbia tollerato" (L'Indice)

Nella Budapest del 1944 occupata dai tedeschi un commerciante italiano, fingendosi addetto all'ambasciata spagnola, pone sotto la sua protezione e salva dalla deportazione e dalla morte cinquemila ebrei: è Giorgio Perlasca, lo "Schindler italiano". La sua vicenda drammatica, avventurosa e per certi versi paradossale è tutta raccontata in queste pagine, rimaste inedite per decenni e venute in luce dopo la sua morte. Le doti diplomatiche, la passione civile, ma anche e soprattutto una grande spregiudicatezza e caparbietà permettono a Perlasca di tenere al riparo dalla ferocia dei fascisti ungheresi e dei nazisti intere famiglie ebree: lo troviamo intento a produrre documenti falsi, a trovare cibo, organizzare e difendere "case rifugio" per strappare con l'inganno, infine, migliaia di vite ai treni della morte di Adolf Eichmann. Negli ultimi anni della sua vita Perlasca è stato fatto segno di onori sia in Israele sia in Ungheria, dove vivissimo ne è il ricordo: un "eroe per caso" il cui nome è scritto a Gerusalemme fra i Giusti delle Nazioni.

Giorgio Perlasca (1910-1992) durante la seconda guerra mondiale si trovò a Budapest dove fu protagonista delle vicende narrate in questo volume. Nel dopoguerra si stabilì a Padova e visse dimenticato fino al 1988 quando, rintracciato, ricevette importanti riconoscimenti.

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