Dioniso il dio della mitologia greca che ha avuto pi successo nella cultura contemporanea, soprattutto nel Novecento, dopo che Nietzsche, nella "Nascita della tragedia", ha creato la categoria estetica del dionisiaco. Soprattutto dopo il Sessantotto (che si richiamava al mito greco tramite Marcuse), ritroviamo Dioniso in diverse esperienze dell'immaginario contemporaneo, dal neopaganesimo alle teorie sull'identit sessuale, dalle performance del post-human alla sperimentazione teatrale. Quest'ultima si misurata pi volte con le "Baccanti", l'unica tragedia greca in cui compare il dio del teatro. A lungo trascurata per la sua sfuggente ambiguit, questa tragedia-testamento, scritta da un Euripide in esilio, riemerge proprio nel Novecento, non solo sulla scena, ma anche nelle variazioni che dei suoi temi offrono la letteratura e il cinema, da Thomas Mann a Bataille, da Pasolini a Losey. Ripercorrendo le grandi polarit che l'incontro con Dioniso mette in crisi - umano e animale, maschile e femminile, straniero e nativo, comico e tragico - l'autore analizza le ragioni che stanno all'origine dell'enorme risonanza di Dioniso e del dionisiaco nella cultura del nostro tempo.

Indice: Premessa. Perch ritorna Dioniso? - I. Dio dell'alterit, dio delle polarit. - II. Lo specchio di Dioniso. Le "Baccanti" sulla scena e sullo schermo. - III. L'incontro perturbante con il dio. - Riferimenti bibliografici.

Massimo Fusillo professore ordinario di Critica letteraria e letterature comparate nell'Universit dell'Aquila. Fra i suoi libri ricordiamo: "Il romanzo greco: polifonia ed eros" (Marsilio, 1989); "La Grecia secondo Pasolini. Mito e cinema" (1996); "L'altro e lo stesso. Teoria e storia del doppio" (1998), pubblicati dalla Nuova Italia; inoltre autore, con F. Brioschi e C. Di Girolamo, di "Introduzione alla letteratura" (Carocci, 2003).