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ISCRIVITILa seconda metà del secolo scorso è stata caratterizzata da trasformazioni e fenomeni che hanno fatto parlare dell'avvento di una "nuova" società. Fra questi, la globalizzazione - intesa come crescente interdipendenza tra le regioni del mondo - ha assunto un posto di primo piano, anche nell'immaginario collettivo. I sistemi scolastici nazionali non sono rimasti immuni dal cambiamento, che ha portato alla ribalta concetti quali "competizione tra scuole", "buoni scuola", "capitalismo accademico", "privatizzazione scolastica". Ma in che modo i due versanti del mutamento in corso - globalizzazione e istruzione - sono collegati fra loro? Secondo l'autore di questo volume la risposta è da ricercare in un insieme potente di idee, riconducibili al cosiddetto neoliberismo, che hanno plasmato i processi di globalizzazione economica, di trasformazione dello stato e di riforma dei sistemi scolastici. L'influenza di tali idee è rafforzata da alcune istituzioni internazionali, come l'Organizzazione mondiale del commercio e la Banca mondiale, che ne sono diventate gli alfieri, anche in campo educativo.
Antonio Cobalti insegna Sociologia nella Scuola di studi internazionali dell'Università di Trento e Sociologia dell'educazione nella Facoltà di Sociologia della stessa Università. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo "La mobilità sociale in Italia" (con A. Schizzerotto, Il Mulino, 1994) e "Mobilità sociale" (con G. Ballarino, Carocci, 2003).