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ISCRIVITIDa secoli, e non solo per i giuristi, il diritto romano evoca una età felice della ragione dalle forti valenze mitiche. Come è potuto accadere che un tale diritto, così tecnicamente raffinato, nascesse in quel tempo e in quel luogo? E con che occhi gli stessi Romani hanno guardato all'origine del loro diritto? Sono le domande, sensibili alla lezione delle più avanzate teorie giuridiche e storiografiche, dalle quali muove questo libro. Marie Theres Fögen, attraverso i racconti di Livio, Dionigi d'Alicarnasso, Diodoro, Cicerone traccia le linee di una storia sociale del sistema giuridico romano non priva di sorprese. Nel corso dei secoli invenzioni originariamente romane - come la distinzione tra proprietà e possesso, diritti reali e obbligatori, successioni legittime e testamentarie - hanno generato effetti di vasta portata nell'ordine economico, sociale e politico. Ma secondo Fögen la storia del diritto civile romano antico va tenuta rigorosamente distinta dalla evoluzione bimillenaria di numerosi altri diritti ai quali Roma servì come fondazione mitica.
Marie Theres Fögen insegna Storia del diritto romano e bizantino nell'Università di Zurigo ed è direttrice del Max-Planck-Institut für europäische Rechtsgeschichte di Francoforte.