Copertina Tracciare confini

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a stampa € 16,00
collana "Intersezioni"
pp. 248, Brossura, 978-88-15-10534-9
anno di pubblicazione 2006

GIAN PRIMO CELLA

Tracciare confini

Realtà e metafore della distinzione

Fonte di significati, creatore di identit?, occasione di riconoscimento per "noi" e per gli "altri", il confine sancisce una distinzione che ? al tempo stesso reale e metaforica. Coglierne il senso vuol dire ricostruire la portata antropologica, culturale e geografica del gesto che traccia confini. E' quanto fa questo libro singolare, avvalendosi di molteplici "narrazioni": il passaggio del Rubicone, la linea tracciata nell'oceano da papa Borgia per dividere le Indie fra le corone di Castiglia e del Portogallo, il muro di Berlino, la nuova "cortina" fra Messico e Stati Uniti. Dai confini dipendono la creazione degli stati, l'affermazione delle nazioni, le identit? delle comunit?. Sono i leader politici e intellettuali a svolgere sovente un ruolo decisivo nell'imporre i confini o la loro ridefinizione, come si osserva nelle proteste localiste o separatiste, spesso segnate da eventi tragici come nei Balcani. La globalizzazione, contrariamente a quanto ritengono le interpretazioni pi? diffuse, non conduce verso l'abolizione o lo sfondamento dei confini, bens? verso una loro nuova geografia, in un mondo dove individui e gruppi sono all'ansiosa ricerca di significati e di riconoscimento.

 

Gian Primo Cella ? docente di Sociologia economica e di Teoria sociale nella Facolt? di Scienze politiche dell'Universit? di Milano. Tra le sue pubblicazioni con il Mulino ricordiamo "Le tre forme dello scambio. Reciprocit?, politica, mercato a partire da Karl Polanyi" (1997) e "Le nuove relazioni industriali. L'esperienza italiana nella prospettiva europea" (curato con T. Treu, 1998).

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