Un tempo gli americani giocavano a bowling in compagnia,
generalmente dopo il lavoro. Ora non più. Da questo microfenomeno
apparentemente insignificante Putnam trae spunto per una ponderosa
ricerca-riflessione sui mutamenti in atto nella società contemporanea, per
quanto riguarda in particolare la qualità della democrazia. Al centro
dell'analisi, quella formidabile risorsa coesiva che è il capitale sociale -
l'insieme delle reti sociali e delle norme di reciprocità e fiducia che le
sostengono - di cui negli ultimi decenni si registra la progressiva e
preoccupante erosione. Il capitale sociale conta, per molte ragioni: ad esempio
ci rende "più intelligenti, più sani, più sicuri e più capaci di governare
una democrazia giusta e stabile". Oltre a spiegare perché i livelli di
impegno civico sono oggi tanto bassi, in linea con una società abitata da
cittadini sempre più distratti e ipnotizzati dalla TV, Putnam suggerisce anche
che una inversione della tendenza è possibile e fornisce alcune indicazioni di
policy che potrebbero favorire una ricostruzione dello stock di capitale
sociale.
Robert D. Putnam è professore di Public Policy
alla Harvard University. In italiano è stato pubblicato anche: "La
tradizione civica nelle regioni italiane" (Mondadori, 1993).