Dopo "Ulisse e le Sirene": una rivisitazione ampliata e matura della teoria dei vincoli.
Che si tratti di scelte comportamentali o di canone estetico, "less is more": in questo libro Elster fa proprio il principio ispiratore che era stato di Mies van der Rohe e spiega perché è più proficuo muoversi all'interno di limiti che disporre di tutta la libertà d'azione. Dopo aver approfondito le ragioni che portano le persone a legare preventivamente le proprie scelte future, e gli stratagemmi a cui ricorrono per farlo, egli esplora quei complessi sistemi di vincoli e obbligazioni che sono le costituzioni politiche - un campo d'applicazione privilegiato per la teoria dei vincoli. Infine, compiendo una originale incursione nel mondo dell'arte, considera l'idea secondo la quale - dalla pittura alla letteratura, dal jazz al cinema - è sulla disciplina restrittiva, che l'artista si autoimpone o si trova imposta dall'esterno, che viene ad innestarsi ogni autentica creazione.
Jon Elster è professore di Scienze sociali nella Columbia University a New York. Tra i suoi libri segnaliamo: "Ulisse e le sirene" (1993), "Il cemento della società" (1995), "Come si studia la società" (1999), "Sensazioni forti" (2001), editi dal Mulino.