Durante il Rinascimento le categorie estetiche sono parte integrante del modo di concepire i vari piani del reale e della vita. "Proportio", "mensura, "commensuratio", "mímesis", "ékphrasis", "lux", "pulchritudo" non sono soltanto canoni estetici per le arti figurative, ma costituiscono anche un costante riferimento per i modelli comportamentali. Pur tenendo conto dell'accezione tradizionale di questi concetti, il volume li svincola da una rigida gabbia interpretativa per coglierne il riflesso in alcuni aspetti fondamentali della cultura tra Quattro e Cinquecento. Si definiscono in questa prospettiva alcune forme particolari ma significative, come l'estetica delle rovine, dei mostri, del paesaggio, dell'amore.
Patrizia Castelli insegna Iconografia e iconologia nell'Università di Ferrara. Si è occupata di storia della cultura e delle immagini, con prevalente interesse verso il Medioevo e il Rinascimento. Ha svolto ricerche sulla fisiognomica tra Medioevo e Rinascimento all'Institute for Advanced Study di Princeton.