Cronaca e bilancio di un anno formidabile.
Il 1968 è l'anno più esplosivo del dopoguerra: in tutto il mondo i giovani si rivoltano contro le istituzioni, a partire dalle università. Una generazione irrompe nella storia mentre la guerra del Vietnam giunge a un punto di svolta, i carri armati sovietici soffocano la Primavera di Praga, e negli Stati Uniti cadono assassinati Martin Luther King e Robert Kennedy. Il Sessantotto è l'anno di Valle Giulia, del maggio francese, degli scontri alla Convenzione democratica di Chicago, delle Olimpiadi del Messico, bagnate dal sangue degli studenti uccisi a Piazza delle Tre Culture e segnate dalla protesta degli atleti neri. Cos'è stato davvero "il Sessantotto", dove è iniziato, perché è scoppiato, quali caratteri ha avuto? Vi è un legame fra la protesta degli studenti di Berkeley e quelli della Sorbona, di Varsavia e di Torino, di Berlino e di Tokyo? Questo libro cerca di rispondere agli interrogativi che ancora si raccolgono attorno a quell'anno formidabile e caotico, analizzandone il contesto storico, percorrendone gli avvenimenti, valutando le interpretazioni che se ne sono date. Un Sessantotto raccontato nella sua dinamica mondiale e nella sua dimensione italiana, in un intreccio che ricrea il clima dell'epoca e cerca di spiegarne la natura, i caratteri, gli esiti.
Marcello Flores insegna Storia comparata nella Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Siena. Con il Mulino ha pubblicato "Sul Pci. Un'interpretazione storica" (con N. Gallerano, 1992), "L'età del sospetto" (1995), "1956" (1996) e "Il secolo-mondo. Storia del Novecento" (2002). Alberto De Bernardi insegna Storia contemporanea nella Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Bologna. Tra le sue pubblicazioni: "Operai e stato" (Angeli, 1994), "Storia d'Italia", con L. Ganapini (Bruno Mondadori, 1996), "L'alimentazione" (Einaudi, 1998) e "Una dittatura moderna. Il fascismo come problema storico" (Bruno Mondadori, 2001).