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Copertina Matrimoni in dubbio. Unioni controverse e nozze clandestine in Italia dal XIV al XVIII secolo

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collana "Quaderni dell'Istituto storico italo-germanico in Trento"
serie "I processi matrimoniali degli archivi ecclesiastici italiani"
pp. 592, 978-88-15-08643-3
anno di pubblicazione 2002

SILVANA SEIDEL MENCHI, DIEGO QUAGLIONI (a cura di)

Matrimoni in dubbio. Unioni controverse e nozze clandestine in Italia dal XIV al XVIII secolo

Dopo aver affrontato il tema della dissoluzione del matrimonio ("Coniugi nemici. La separazione in Italia dal XII al XVIII secolo", a cura di S. Seidel Menchi e D. Quaglioni, il Mulino, 2000) il gruppo interdisciplinare di ricerca che sta lavorando sui processi matrimoniali italiani dedica ora un volume alla formazione della coppia. E riporta in luce uno scenario straordinariamente variegato, in cui dominano pluralità di forme, eterogeneità di percorsi, iniziativa individuale, inventiva semantica. Ci si sposava nella stalla o all'osteria, in cucina o nell'orto, al pascolo o in soffitta, in un boschetto o nella bottega di un fabbro, sotto il portico di casa o presso la fontana pubblica. Alcuni matrimoni venivano contratti accanto al fuoco da sposi che restavano familiarmente seduti su una sedia, altri lungo una strada, al ritorno da una festa. Se l'oste rifiutava di alloggiare una coppia non sposata, ci si sposava in quattro e quattr'otto in sua presenza. I percorsi che approdano al matrimonio sono altrettanto disparati quanto le cornici che lo inquadrano. Si arrivava alle nozze tramite lunghe trattative famigliari oppure d'impulso, per una decisione maturata in pochi giorni o poche ore; ci si arrivava dopo anni di convivenza, con l'obiettivo di mettersi in pace la coscienza e di legittimare i figli, oppure ci si sposava senza essersi mai incontrati prima del momento della stipulazione; vi erano matrimoni che costituivano lo sbocco di idilli rurali della durata di tre o quattro anni e vi erano matrimoni tutti al maschile, contratti e solennizzati dai padri, senza il parere dei due sposi. Alla luce delle 14 vicende rievocate nel volume e nell'allegato CD-Rom, la presunta crisi del matrimonio, che il secolo XX avrebbe reso irreversibile, appare come un topos sociologico che ignora la prospettiva storica. Le pratiche sociali nelle quali attualmente il matrimonio si concretizza sono forse da considerare come la riappropriazione, da parte degli sposi, di una spontaneità e di un polimorfismo nuziali che le società europee praticarono largamente fino al secolo XVI e che furono sistematicamente repressi nei secoli XVII e XVIII.

Silvana Seidel Menchi insegna Storia moderna nell'Università di Trento. I temi principali della sua ricerca sono la storia della Riforma, Erasmo da Rotterdam e la fortuna di Erasmo in Italia. Diego Quaglioni insegna Storia delle dottrine politiche e Storia del pensiero giuridico moderno nell'Università di Trento. Studia il pensiero politico dei giuristi medievali e della prima età moderna.

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