Come l'Italia è diventata ricca: un bilancio delle interpretazioni sul caso italiano.
A paragone degli altri paesi dell'Europa nord-occidentale nel 1861, quando raggiunse l'unità, l'Italia era un paese povero e arretrato. Nessuno allora avrebbe detto che nel giro di cento anni sarebbe diventata una delle massime potenze industriali, e che la sua popolazione sarebbe stata tra le più ricche al mondo. Come è potuto accadere? Sul processo che ha innescato e portato avanti una crescita così singolare gli storici economici continuano a interrogarsi: il volume di Cohen e Federico presenta un articolato esame delle interpretazioni che la storiografia ha dato del caso Italia. Il volume mette a frutto un trentennio di intenso lavoro storiografico sul tema. In primo luogo gli autori presentano e commentano i dati disponibili sulla crescita di lungo periodo, poi analizzano i vari modelli generali di crescita e di mutamento strutturale che sono stati proposti, con riferimento soprattutto all'Italia liberale, le teorie sul ruolo dell'agricoltura, il dibattito sulla struttura industriale, la finanza, l'offerta di lavoro, l'innovazione tecnologica e il ruolo dello stato; un capitolo discute le analisi a livello macroeconomico per il periodo fino alla seconda guerra, e il capitolo finale affronta le spiegazioni della grande crescita postbellica, dalla ricostruzione al boom.
Jon Cohen insegna nel Dipartimento di Economia dell'Università di Toronto. Tra i suoi studi: "Finance and Industrialization in Italy, 1894-1914" (1977). Giovanni Federico è ricercatore nel Dipartimento di Storia moderna e contemporanea dell'Università di Pisa; ha pubblicato "Il filo d'oro. L'industria della seta dalla restaurazione alla grande crisi" (Marsilio, 1994).