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ISCRIVITIL'opera che ha segnato l'affermazione di un grande studioso e di un intellettuale scomodo.
Alla sua pubblicazione questo lavoro di Bourdieu fu accolto con enorme interesse, perché proponeva in modo radicalmente nuovo le eterne riflessioni su estetica, arte e cultura. Questa volta discorsi che prendono volentieri la tangente dell'astrattezza venivano concretamente rivisitati - sulla base di una capillare ricerca empirica - come problema di scelte e preferenze dei diversi soggetti sociali. In un sistema strutturato di gusti, infatti, l'adozione di uno stile di vita e dei suoi contrassegni distintivi riflette le condizioni di esistenza materiale di classi e ceti sociali. L'analisi del gusto diventa così passaggio ineludibile per comprendere i processi di riproduzione sociale e le dinamiche ideologiche che ne sono componente fondamentale. A circa vent'anni di distanza dall'edizione originale, mentre Bourdieu continua a esercitare senza accomodamenti la sua critica sociale e culturale, "La distinzione" resta ancora un testo di riferimento insuperato e viene riproposto dal Mulino nella collana "Biblioteca".
Pierre Bourdieu è "directeur d'études" all'Ecole pratique des hautes études di Parigi. Tra le sue opere edite in italiano: "Ragioni pratiche" (Il Mulino, 1995) e, tutte pubblicate da Feltrinelli, "Sulla televisione" (1997), "Meditazioni pascaliane" (1998), "Il dominio maschile" (1999).