Un secolo e mezzo di cammino verso l'economia globale
Questo testo, che all'estero si è rapidamente imposto come un classico, espone non solo la storia ma i meccanismi e i modelli della progressiva interconnessione delle economie nazionali realizzatasi a partire dalla metà dell'Ottocento, e fornisce a quanti intendono seguire il dibattito attuale uno sguardo prospettico basato sulla conoscenza delle grandi dinamiche che hanno mosso l'economia mondiale negli ultimi centocinquanta anni. Soggetto del libro è la storia delle relazioni economiche tra le nazioni dalla metà del secolo scorso (quando ha cominciato a darsi un sistema mondiale di economie interdipendenti) a oggi. In questi centocinquanta anni, l'autore distingue cinque fasi. La prima, circa 1850-1875, è quella del liberismo assoluto; la seconda, fino alla prima guerra, è quella in cui la progressiva integrazione dei mercati chiama la risposta protezionista dello stato, si ha una seconda fiammata di imperialismo e lo sviluppo industriale tedesco e americano erode il primato inglese; ed è anche l'epoca in cui emerge il gold standard; la terza è quella segnata dalla grande depressione e dalla crisi della cooperazione economica internazionale; la quarta, dopo la seconda guerra, è segnata dal boom della ricostruzione, dal grande balzo di economie come la giapponese, dal sorgere delle multinazionali e delle grandi istituzioni internazionali come il Fondo monetario e la Banca mondiale; la quinta, infine, iniziata con la crisi petrolifera del 1973-74 e il conseguente rallentamento della crescita, è quella in cui tuttavia il coordinamento delle politiche nazionali è riuscito ad assicurare una struttura "tollerabile".
James Foreman-Peck, dopo avere a lungo insegnato nell'Università di Hull, è ora fellow del St Antony's College di Oxford.