L’incontro con Chiara Frugoni è stato da subito diretto, autentico, essenziale, com’era lei: rigorosa e sensibile come studiosa e nell'etica del vivere.
Dopo Vivere nel medioevo pubblicato nel 2017, ci ha scelto per continuare a comporre i suoi saggi, così diversi dagli altri, dove la scientificità del suo testo s'intreccia con straordinaria maestria alle immagini, che lei sapeva rendere parlanti, capaci di dispiegare enigmi, cogliere le sfumature del quotidiano, più di qualsiasi altro “segno”. Chiara era piena di umanità, si occupava della parte debole e meno esplorata della storia, illuminando figure spesso lasciate in ombra, come le donne e i bambini: di lei non ricordiamo solo i grandi affreschi medievali ma anche l’impegno nel conciliare la vita del pensiero e l’attenzione agli altri, espressa - e mai ostentata - nella prassi concreta del suo vivere di ogni giorno.