#13 | 30 aprile 2024  Cara lettrice, caro lettore,bentornato in Macina.Da pochi giorni è in libreria I generi e la storia (http://www.mulino.it/isbn/9788815388728) di Giulia Sissa.Un saggi...

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#13 | 30 aprile 2024
 

Cara lettrice, caro lettore,

bentornato in Macina.

Da pochi giorni è in libreria I generi e la storia di Giulia Sissa.

Un saggio sul divenire e l’avvenire dei generi, scritto da una studiosa che non poteva non essere femminista.

«Gli studi di genere – scrive l’autrice a premessa del suo ragionamento – presuppongono il femminismo per il semplice fatto che, altrimenti, le rappresentazioni normative del maschile e del femminile non avrebbero destato interesse».
 

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Il libro di Sissa è la quinta e penultima uscita della serie Faustiana. Il destino dell’Occidente a cura di Aldo Schiavone.

L’abbiamo chiamata così perché nell’immagine del Faust di Goethe, che per sperimentare la vita sigla un patto con il diavolo, vediamo riflesse le forme costitutive della storia dell’Occidente entro le quali ancora ci muoviamo: la scienza e la volontà di potenza. Alla fine Faust viene redento. Perché? Perché la sete di conoscenza è nobile anche quando dannata.

Il filo che unisce i libri della Faustiana è l’idea che alle rivoluzioni del presente non corrisponda un’adeguata consapevolezza analitica, filosofica, storica, etica, politica. Secondo Aldo Schiavone questo differenziale tra ciò che vediamo e ciò che comprendiamo è un tratto peculiare della nostra modernità.

Nella Premessa al suo libro Schiavone scrive:

Non fu così per le rivoluzioni del Settecento, sorrette da un formidabile pensiero sulle nuove figure dell’umano e sulle formazioni sociali che stavano nascendo: la filosofia classica tedesca da Kant a Hegel e Marx, fino a Nietzsche; l’economia politica inglese da Smith a Ricardo e Bentham; i lumi francesi da Montesquieu e Voltaire sino a Tocqueville; il pensiero politico e civile americano che guidò la Rivoluzione del 1776.

Impossibile trovare in questi nostri anni testi comparabili a quelli che abbiamo appena ricordato, che interpretino la svolta che stiamo vivendo come quelli interpretarono e orientarono la loro e ne  traggano conclusioni di altrettanta ricchezza.

Se analisi e critica sono ciò che oggi manca, questi sei libri indicano quantomeno una direzione allo sforzo intellettuale che ci spetta, come contemporanei e, nel nostro caso, come editori.

E allora eccoli, uno alla volta, tutti i titoli della Faustiana.

 

1.

Sulla morfologia culturale dell’Occidente

Aldo Schiavone
L’Occidente e la nascita di una civiltà planetaria

«Non siamo alle soglie di una fine annunciata. Siamo i coinvolti spettatori di un tormentato inizio, di cui proprio l’Occidente è il protagonista assoluto: con tutto il male e il bene di cui si è dimostrato capace, in un cammino travolgente. Nel suo destino, qui e ora, è scritto come non mai il destino della nostra intera specie. Questo ci carica di responsabilità enormi, cui non possiamo sottrarci. Diventarne consapevoli è il primo modo per essere all’altezza del compito che abbiamo di fronte».

 

 

2.

Sulla potenza del tragico e del negativo

Biagio de Giovanni
Figure di apocalisse

«Che la filosofia europea sia costruita sulla tensione di opposti è legato al fatto che essa nasce come ontologia, non come logica. Realizzazione prima che giudizio, ontologia di un Essere in bilico tra sè e il suo divenire, e da qui il nesso inestricabile con la potenza, con la sua voglia di realizzarsi, fatta di luci e di ombre».

 

 

3.

Sulla geopolitica: l’avvenire dello stato e della nazione

Anthony Pagden
Oltre gli stati

«Sin dalla sua nascita, nel XIX secolo, ogni stato-nazione ha dovuto fare i conti con l'esistenza di altri stati della stessa natura. I primi profeti del nazionalismo, come Mazzini, credevano che tale convivenza potesse essere pacifica, che tutti gli stati del mondo si sarebbero relazionati armoniosamente in nome di una fratellanza universale. Ma le cose non andarono così».

 

 

4.

Sul dominio della tecnica e la forma della nostra specie

Davide Sisto
I confini dell’umano

«Tornare indietro non ha senso, d'altronde non lo ha mai avuto. Occorre cercare di essere responsabili rapportando il desiderio dell'illimitato, che da sempre caratterizza l’essere umano, all'attenta salvaguardia delle condizioni che lo rendono possibile. Sali sull'onda o muori».

 


5.

Sul rapporto tra i generi e quel che sarà del maschile e del femminile

Giulia Sissa
I generi e la storia

«A partire da fatti scientifici, si profilano futuri speculativi. I nostri desideri saranno sempre più riconosciuti e democratizzati, in nome di una giustizia ugualitaria. A ogni nuova possibilità, saremo sfidati a riflettere, a deliberare e a decidere se stiamo rendendo il mondo un posto migliore per una vita buona. Ecco l’orizzonte verso cui stiamo andando: difficile, perturbante, faustiano».

 

 

6.

Ultimo atto

Giacomo Marramao
La salvezza di Faust

Faust è l’ultimo atto: è l’Uomo inquieto, proiettato nel mondo di cui vuole svelare i misteri. Faust è Adamo. Faust siamo noi. Perché volontà di sapere e volontà di potere non si possono separare. Prossimamente in libreria.

 


Per oggi è tutto, alla settimana prossima e buon 1° maggio!

 



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