Copertina Rimembri ancora

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collana "Intersezioni"
pp. 240, Brossura, 978-88-15-39051-6
anno di pubblicazione 2024

PAOLO DI PAOLO

Rimembri ancora

Perché amare da grandi le poesie studiate a scuola

La nebbia agl’irti colli…
E poi? Come faceva? È raro tornare da adulti alle poesie incontrate da studenti. Eppure, sarebbe bello scoprire come risuonano in noi. E accorgersi che la vita le ha rese più leggibili, più emozionanti, più preziose.

Nel bagaglio delle conoscenze scolastiche, insieme alle tabelline, al teorema di Pitagora, alla fotosintesi clorofilliana, rientrano anche molte poesie. C’è perfino chi, nel tempo, le ha imparate a memoria. Da «Silvia, rimembri ancora» di Leopardi a «La pioggia nel pineto» di D’Annunzio, dalle «stelle cadenti» di Pascoli al «male di vivere» di Montale, può capitare di ritrovarsi qualche verso sulle labbra, all’improvviso. Sembra che voglia dirci ancora qualcosa. Ma cosa? Paolo Di Paolo ci offre un’occasione per leggere in modo nuovo e sorprendente le poesie studiate a scuola. Toglie un po’ di polvere e le libera dai luoghi comuni, rimette in rapporto scrittura e vita. Seguendo piste imprevedibili, riscopre «Dei Sepolcri» come un canto carico di tenerezza e rilegge «Il cinque maggio» come un editoriale in versi. Accosta autori contemporanei come Ray Bradbury a Carducci o Yasmina Reza a Manzoni, ripensa i versi secchi di Ungaretti all’ombra delle guerre odierne. E mette in gioco anche sé stesso, la sua storia di studente, di aspirante scrittore: un romanzo mai scritto su Gozzano; le telefonate e gli incontri con i grandi del secondo ’900, Luzi, Zanzotto, Sanguineti, Spaziani… Dimostra così che l’esperienza può riempire di senso quei versi lontani e completarli nel tempo, fra amori, ferite, desideri, sogni.

Paolo Di Paolo, finalista al Premio Strega 2024 con «Romanzo senza umani», è autore tra l’altro di «Mandami tanta vita» (2013, Premio Salerno Libro d’Europa, Premio Fiesole Narrativa e finalista Premio Strega), «Una storia quasi solo d’amore» (2016), «Lontano dagli occhi» (2019, Premio Viareggio Rèpaci), tutti editi da Feltrinelli e tradotti in diverse lingue europee. Scrive su «la Repubblica» e conduce su Rai Radio 3 la trasmissione sulla lingua italiana «La lingua batte».

::Guarda la playlist #rimembriancora. La poesia dove non ti aspetteresti di trovarla::

Per cominciare
I. Amare la poesia (da grandi)
«Che la dolcezza ancor dentro mi suona»
Ricordati di me!
Saper rileggere
Realtà aumentata
II. Care, vecchie antologie!
Quelli che non leggiamo più
Allenarsi alla virtù
«E le morte stagioni, e la presente e viva»
«Aprile trema»
Tempo curvo
III. Quando inseguivo i poeti
L’ape di Zanzotto
La tenace ganga che aggrega i vivi e i morti
IV. Celeste dote
Tra le braccia degli dei
Il vento che soffia nei Sepolcri
Dei Sepolcri, di Ugo Foscolo
V. Siccome immobile
Che romanzo!
«D’inestinguibil odio e d’indomato amor»
Il Cinque Maggio, di Alessandro Manzoni
VI. «E scrivo, e scrivo, e ho molte altre virtù»
Il coraggio della debolezza
La morte di un poeta
«Fedeli amici di un tempo migliore»
Davanti San Guido, di Giosue Carducci
VII. Amore scritto minuscolo
Alti e bassi
Nietzsche fa rima con camicie
Vita ruvida, concreta
Il personaggio «guidogozzano»
La signorina Felicita ovvero la felicità, di Guido Gozzano
VIII. Piccole cose, grandi misteri
Fanciullino dark
Una cosmogonia maligna
Lo stesso cielo
Eccetera!
X agosto, di Giovanni Pascoli
Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, di Giacomo Leopardi
IX. Triste meraviglia
Contro-antologie
Dove eravate tutte
Attaccato alla vita
«Il mio sogno di te non è finito»
Soldati, di Giuseppe Ungaretti
Spesso il male di vivere ho incontrato, di Eugenio Montale
Essere vivi ora
Le poesie
Altre letture
Indice dei nomi

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