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ISCRIVITICon le leggi razziste del 1938 tutto cambiò per gli ebrei italiani e la «vita di prima», con la sua quotidianità, le sue speranze e le sue aspettative divenne un lontano ricordo. La privazione di beni e diritti fu solo il primo passo di un lungo viaggio verso l’abisso: da quel momento, e soprattutto nel biennio cruciale 1943-45 si avvicendarono esperienze drammatiche quali la fuga all’estero, la ricerca di un rifugio sicuro in territorio italiano, gli arresti, le deportazioni, l’uccisione di amici e familiari. Ma il progetto nazifascista di distruzione degli ebrei non è riuscito a cancellare storie, persone, famiglie e ambienti di riferimento. In questo volume gli autori, attraverso lo spoglio di oltre seimila pagine di documentazione, ricostruiscono le vicende di decine di ebrei italiani le cui memorie sono conservate presso l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano. Le vicende personali e familiari incrociano i cambiamenti della grande storia, prima, durante e subito dopo la persecuzione e la guerra: diari, memorie, scritture e ricordi diventano così voci preziose, perdute e ritrovate, come un ponte sospeso tra il presente e le pagine più buie del Novecento.
Umberto Gentiloni Silveri insegna Storia contemporanea alla Sapienza - Università di Roma. Con il Mulino ha pubblicato: «L’Italia e la nuova frontiera» (1998), «Bombardare Roma» (con M. Carli, 2007), l’edizione dei diari di Manlio Brosio (2008-2011) e «Storia dell’Italia contemporanea 1943-2023» (2024, seconda edizione). Collabora con «la Repubblica». Stefano Palermo insegna Storia economica all’Università Telematica Pegaso. Per il Mulino ha curato «La convergenza possibile. Strategie e strumenti della Cassa per il Mezzogiorno nel secondo Novecento» (con E. Felice e A. Lepore, 2016) e «L’evoluzione della bioeconomia circolare. Un motore per lo sviluppo industriale dell’Italia e del Mezzogiorno» (con L. Bianchi, C. Imbriani, A. Lepore, 2024).