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ISCRIVITI«La guerra, ultima fase del fascismo trionfante, ha agito su di noi più profondamente di quanto risulti a prima vista. La guerra ha distolto materialmente gli uomini dalle loro abitudini, li ha costretti a prendere atto con le mani e con gli occhi dei pericoli che minacciano i presupposti di ogni vita individuale, li ha persuasi che non c’è possibilità di salvezza nella neutralità e nell’isolamento»
Giaime Pintor
Il 1943 è un anno drammatico, fra i più difficili da interpretare nella storia d’Italia. Luca Baldissara ripercorre lo svolgersi e il rapido e caotico susseguirsi degli eventi politici e militari, ricostruendo le tappe della crisi di regime e dell’implosione dello Stato, indagando il lento organizzarsi dell’antifascismo e restituendo la varietà delle esperienze di guerra degli italiani di allora. Nel fare ciò dà voce ai protagonisti e agli attori dell’epoca e così ricostruisce le dinamiche della vita in un paese alle prese con una guerra che pareva infinita. Andare a quell’anno significa fare un passo decisivo nella comprensione della storia dell’Italia contemporanea e di cosa significhi e produca l’esperienza della guerra tanto sui governi e le istituzioni, quanto sulla società e gli individui.
Premio SISSCO Senior 2024
Luca Baldissara insegna Storia contemporanea nell’Università di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato «Per una città più bella e più grande. Il governo municipale di Bologna» (1994), «Tecnica e politica nell’amministrazione» (1998), «Il massacro. Guerra ai civili a Monte Sole» (con P. Pezzino, 2009) e ha curato, insieme a Paolo Capuzzo, «Il comunismo in una regione sola? Prospettive di storia del Pci in Emilia-Romagna» (2023).