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ISCRIVITIDel sapere ci si ricorda nel momento in cui si rischia di perderlo e lo si deve trasmettere.
È un privilegio? Sì, ma per tutti.
Una volta il sapere era quello delle origini, della nascita del mondo e degli dei, dell’eroismo dell’antichità; in seguito è diventato il sapere del futuro, e dell’utopia che ci attendeva domani. Oggi è solo il sapere del presente, che ci assedia e ci opprime. Passato e futuro vi sono confluiti e nel suo vortice anneghiamo, confondendo il sapere con la comunicazione. Ma questo libro non è un lamento sulla sapienza perduta. È una modesta domanda su che cosa sia il sapere oggi – all’epoca della cancel culture e della fine di ogni gerarchia tra chi sa e chi non sa – e su come lo possiamo trasmettere a chi verrà dopo di noi. Forse l’unico modo per tornare a farlo nostro è scendere dalla cattedra, e porsi tutti assieme le stesse domande.
Alessandro Carrera è professore di Italian Studies e World Cultures and Literatures alla University of Houston, in Texas. Tra i suoi libri, per Feltrinelli «La consistenza della luce» (2010) e «La voce di Bob Dylan» (nuova ed. 2021), e per Passigli il romanzo «Lo studente di medicina» (2021). Sempre per Feltrinelli ha tradotto tutte le canzoni e le prose di Bob Dylan. Con il Mulino ha già pubblicato «Il colore del buio» (2019). Dirige la rivista di poesia «Gradiva» (Olschki).