Chiunque acquisti su Amazon, interroghi Alexa, ricorra a Siri, condivida sul cloud, navighi su Google, interagisce con l’IA: non un raffinato software immateriale bensì una megamachine che saccheggia risorse naturali, lavoro umano, privacy e compromette l’eguaglianza e la libertà.
La immaginiamo come qualcosa di astratto, un asettico amalgama di algoritmi, hardware, dati mentre essa implica una materialità, per lo più ancora opaca, che richiede gigantesche infrastrutture produttive: dai cavi sottomarini che congiungono i continenti ai dispositivi personali e loro componenti, dalla trasmissione di segnali che passano nell’aria all’approvvigionamento di dati estratti da ogni piattaforma e dispositivo che utilizziamo ogni giorno. Per renderla tangibile questo libro ci accompagna in un viaggio attraverso siti minerari, fabbriche, centri logistici e data center necessari a farla «funzionare», mostrando quanto essa comporti lo sfruttamento di enormi quantità di risorse naturali e di lavoro umano e come essa influenzi la vita di miliardi di persone spesso al di fuori di una regolamentazione e di un controllo democratico. La sua fattibilità e sostenibilità dipendono quindi dai limiti che sapremo porre al suo potere.
Kate Crawford, studiosa dell’impatto sociale dell’IA, è Visiting distinguished professor nell’Università di Berkeley e Senior principal researcher presso Microsoft Research. È co-fondatrice dell’AI Now Institute nella New York University. Tra i suoi libri, «Anatomy of an AI System: The Amazon Echo As An Anatomical Map of Human Labor, Data and Planetary Resources» (con V. Joler, AI Now Institute and Share Lab, 2018).
- Introduzione
- 1. Il cavallo più intelligente del mondo
- 2. Che cos’è l’IA? Né artificiale né intelligente
- 3. L’intelligenza artificiale come atlante
- 4. Topografie del calcolo
- 5. Estrazione, potere e politica
- I. Terra
- 1. Alla ricerca di minerali per l’IA
- 2. Paesaggi computazionali
- 3. Lo strato mineralogico
- 4. Laghi neri e lattice bianco
- 5. Il mito della tecnologia pulita
- 6. Lo strato logistico
- 7. L’IA come megamacchina
- II. Lavoro
- 1. Preistorie dell’IA sul luogo di lavoro
- 2. L’IA di Potëmkin e i turchi meccanici
- 3. Disassemblaggi e automazione del lavoro: Babbage, Ford e Taylor
- 4. Il mercato della carne
- 5. Tempo gestito, tempo privatizzato
- 6. Il tempo privato
- 7. Dare il ritmo
- III. Dati
- 1. Addestrare le macchine a vedere
- 2. Breve storia della domanda di dati
- 3. Riconoscere il volto
- 4. Da Internet a ImageNet
- 5. La fine del consenso
- 6. Miti e metafore sui dati
- 7. L’etica a debita distanza
- 8. La conquista dei beni comuni
- IV. Classificazione
- 1. Sistemi di logica circolare
- 2. I limiti dell’eliminazione del pregiudizio dai sistemi
- 3. Le tante definizioni del pregiudizio
- 4. Set di addestramento come motori di classificazione: il caso di ImageNet
- 5. Il potere di definire le «persone»
- 6. La costruzione della razza e del genere
- 7. I limiti della misurazione
- V. Emozioni
- 1. I profeti delle emozioni: quando i sentimenti pagano
- 2. «Il lettore di volti più famoso al mondo»
- 3. Le emozioni: dalla fisionomia alla fotografia
- 4. La cattura del sentimento: l’artificio della costruzione delle emozioni
- 5. Le molte critiche alle teorie di Ekman
- 6. La politica dei volti
- VI. Stato
- 1. La Third Offset strategy
- 2. Il progetto Maven
- 3. Lo stato esternalizzato
- 4. Dall’individuazione dei terroristi all’affidabilità sociale
- 5. Il pagliaio aggrovigliato
- Epilogo. Potere
- 1. Giochi senza frontiere
- 2. Le pipelines dell’IA
- 3. La mappa non è il territorio
- 4. Etica e giustizia
- Coda. Spazio
- Ringraziamenti
- Bibliografia
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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