Copertina Come muore un regime

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collana "Biblioteca storica"
pp. 360, Brossura, 978-88-15-29265-0
anno di pubblicazione 2021

PAOLO CACACE

Come muore un regime

Il fascismo verso il 25 luglio

«L’aspetto più impressionante del 25 luglio non è quello delle folle scese, all’annuncio della radio, in piazza per acclamare la caduta del duce e del fascismo. È piuttosto quello dell’assenza di qualsiasi opposizione o almeno di rammarico, o anche semplicemente di dubbio, di perplessità, di sorpresa […]. Nessuno si meraviglia della sua liquidazione improvvisa: veramente un tale regime era maturo per la sua fine, anzi era già “passato”»
Luigi Salvatorelli

Sappiamo veramente tutto sulla fine del regime fascista, innescata dalla seduta del Gran Consiglio del 25 luglio 1943? Questo saggio ne propone una nuova ricostruzione, concentrandosi sui sei mesi precedenti, a partire dal rimpasto di governo con cui a febbraio Mussolini si liberò di alcuni gerarchi scomodi. Seguendo passo passo, sulla base anche di documentazione inedita, le iniziative e le manovre di quanti furono a vario titolo implicati – le «congiure parallele» dei generali e dei gerarchi frondisti, il sovrano e la corte, il Vaticano, gli industriali, gli antifascisti, e anche probabilmente la massoneria – Cacace mostra come infine l’operato di Grandi e la seduta del Gran Consiglio siano stati marginali: il vero protagonista fu il re che pressato dagli eventi bellici decise di arrestare Mussolini e sostituirlo con Badoglio.

Paolo Cacace, giornalista e storico, ha pubblicato diversi volumi in collaborazione con Giuseppe Mammarella, tra i quali, usciti da Laterza, «La politica estera dell’Italia. Dallo Stato unitario ai giorni nostri» (20174), «Storia e politica dell’Unione europea» (20206), «Il Quirinale. Storia politica e istituzionale da De Nicola a Napolitano» (2011). Tra i suoi libri anche «Vent’anni di politica estera italiana 1943-1963» (Bonacci, 1987), «Elena e Vittorio: mezzo secolo di regno tra storia e diplomazia» (con G. Artieri, Luni, 2000), «L’atomica europea» (Fazi, 2004), «Quando Mussolini rischiò di morire» (Fazi, 2007).

Prefazione
I. Il miraggio di una via d’uscita
1. La «grande purga» e le idi di febbraio.
2. Il castello dei rifiuti.
3. I piani di Castellano, il rancore di Mussolini.
4. I calcoli del re, la tela di Acquarone.
5. Il complotto militare si organizza.
6. Il Quirinale, Caviglia, Badoglio e la massoneria.
7. Le trame di «Beppa», i dilemmi del principe.
8. L’ombra lunga del Vaticano.
II. La corsa verso il baratro
1. Un «polpettone» avvelenato per il Führer.
2. Alti gradi alla graticola.
3. Il «surrogato» e le congiure parallele.
4. Le ultime carte di Bastianini.
5. Poteri forti alla resa dei conti.
6. La fronda, le Cassandre e l’«uomo di Berlino».
7. Bombe nella villa degli arcani.
8. Lo schiaffo di Feltre.
III. La dittatura al capolinea
1. La destituzione s’avvicina.
2. Il re, il principe Filippo e «il tiro mancino».
3. Il conte e i suoi amici a caccia di voti.
4. Passi di Umberto, angosce di Ambrosio e amnesie di Grandi.
5. Vitetti e il voto «superfluo» del Gran Consiglio.
6. Se i gerarchi sapevano del «golpe».
IV. Un crollo senza gloria tra molti misteri
1. Mosse finali per lo scacco al duce.
2. Antifascismo, progetti e illusioni.
3. Penoso benservito a Villa Savoia.
4. Quelle «quattro ore» fatali.
5. La mano occulta dei «Figli della Vedova».
6. Il regista, i comprimari e il maresciallo.
Note
Indice dei nomi

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