Come vengono costruiti gli indicatori macroeconomici? E quali effetti producono le grandezze quantitative sulle politiche pubbliche? Il volume prova a rispondere a tali interrogativi partendo dall’analisi degli indicatori macroeconomici elaborati in sede europea e del loro impatto sulle decisioni di finanza pubblica adottate nel nostro Paese. Economisti, politologi e giuristi offrono in queste pagine le loro riflessioni sul rapporto circolare tra indicatori, norme giuridiche e politiche pubbliche. Se, per un verso, le grandezze economiche, recepite in norme giuridiche, mettono sotto tensione non solo la discrezionalità di governo e parlamento, ma anche i principi indicati nel patto costituzionale, per un altro verso gli stessi indicatori, entrando nella sfera del giuridico, tendono a perdere la loro rigidità per diventare soggetti a interpretazione e oggetto di scelte di governo e di conflitti politico-istituzionali.
Corrado Caruso è professore associato di Diritto costituzionale nell’Università di Bologna. Marta Morvillo è post-doctoral researcher all’Amsterdam Centre for European Law and Governance, Università di Amsterdam.
- Il governo dei numeri. Oggettività tecnica e
discrezionalità politica nella decisione
di bilancio euro-nazionale, di Corrado Caruso
e Marta Morvillo
- PARTE PRIMA: L’ordine economico-monetario
dell’Unione europea
- I. The Ambiguity of Public Debt Measures,
di Jessica de Vlieger e Daniel Mügge
- II. Money and the Economy in the History of
European Integration: Is There an Original
Model?, di Vera Zamagni
- III. The Impossible Trinity in Europe: Central
Bank Independence, Fiscal Autonomy
and Effective Response to the
Great Lockdown and Its Aftermath,
di Filippo Taddei
- IV. The Sleep of Numbers Produces Monsters:
The Case of «Numerical Rules», di Agustín
José Menéndez
- V. Governing with Numbers and Labour Law:
Some Critical Convergences, di Antonio
Lo Faro
- VI. La tendenziosità dei parametri macroeconomici
nell’Eurozona: quando le regole economiche veramente necessarie sono prive di
sanzione, di Andrea Guazzarotti
- PARTE SECONDA: Le istituzioni dello spazio
sovranazionale
- VII. La flessibilità dei numeri: la Commissione
europea e le trattative multilivello sui bilanci
nazionali, di Caterina Domenicali
- VIII. The European Commission’s relationship
to the European Fiscal Board and to National
Independent Fiscal Institutions in Monitoring
National Budgets, di Diane Fromage
- IX. La debolezza della rappresentanza democratica
nell’Unione economica e monetaria:
lezioni da trarre e sviluppi possibili per i
parlamenti, di Cristina Fasone
- X. C’è un giudice a Lussemburgo? Sui limiti strutturali
e sostanziali alla tutela giurisdizionale
dei singoli rispetto alle politiche di austerity
dell’Unione europea, di Federico Casolari
- PARTE TERZA: Le istituzioni dello spazio interno
- XI. La sessione di bilancio dopo la riforma degli
artt. 81 e 97 della Costituzione, di Nicola
Lupo
- XII. L’Ufficio parlamentare di bilancio nel contesto
costituzionale del governo dei numeri,
di Ylenia Guerra
- XIII. L’ausiliarietà in trasformazione: le virtualità
multiple della funzione di controllo della
Corte dei conti, di Guido Rivosecchi
- XIV. Il guardiano dei numeri: l’equilibrio di
bilancio visto dalla Corte dei conti in sede
di parificazione dei rendiconti regionali,
di Khelena Nikifarava
- XV. Corte costituzionale e giustiziabilità dell’equilibrio
di bilancio, di Michele Massa
- Conclusioni. Observations on the Integration
through Law Paradigm, Karl Polanyi’s
Economic Sociology, the Commodification
of Money in the Eurozone, the Disregard
of Europe’s Socio-economic Diversity and
the Overburdening of Law and Jurisprudence,
di Christian Joerges
- Gli autori