R.T. 6 gennaio 58. Ma Parma mi appariva così ravvivata oggi dal tuo desiderio; improvvisamente ritrovata nella luce struggente, verso le quattro del pomeriggio, sulle ultime pietre del Battistero, su calde pareti di cotto del Lungoparma; e certe nubi sfilacciate e meravigliose, laggiù, verso Baccanelli e le colline. Ti basterebbe prendere un treno, tu dici, ma devi poco a poco ritrovare la forza di fare tutto il viaggio che dalla tua prigione luminosa di Monteverdevecchio porta a quel treno che passa da casa.
A.B. 19-11-1966. Non so se alla decisione, non presa, di vendere Baccanelli non darà una spinta l’essermici trovato, a Baccanelli, ultimamente quasi estraniato come qui? Oh non incolpo te, non incolpo nessuno: mi pareva che se sul piano delle idee esiste ancora una concordanza il “ritorno” non dovrebbe essere impossibile, dico un ritorno non nella favola, né nella provincia, ma nella vita più giusta e più vera. Dico giusta e vera anche con i peggiori inferni che la vita sempre può riservarci.
Attilio Bertolucci (S. Prospero Parmense, 1911 – Roma, 2000) poeta tra i maggiori del secondo Novecento. Si trasferisce a Roma nel 1951, ma con numerosi soggiorni a Parma e nella provincia parmense, a Baccanelli e a Casarola. Roberto Tassi (Napoli, 1921 – Esine, 1996) critico d’arte, direttore di «Palatina», collaboratore di riviste letterarie e quotidiani (in particolare «Il Mondo» e «la Repubblica»). Ha vissuto a Parma, con lunghi soggiorni estivi nella campagna vicina.