Sulla base di una ricca documentazione inedita conservata presso archivi di Stato e fondazioni, il volume ricostruisce – spesso integrando e talora disattendendo le acquisizioni storiografiche precedenti – i molteplici aspetti dell’attività di Giuseppe Zanardelli (1826-1903). Giurista e statista dell’Italia del secondo Ottocento, prima insegnante di diritto e poi prestigioso avvocato, più volte ministro e presidente del consiglio, oltre ad aver legato il suo nome al primo codice penale postunitario (il «Codice Zanardelli», del 1889) egli fu protagonista, da politico e/o da giurista, di molte e importanti riforme dell’Italia postrisorgimentale (tra cui la legge elettorale del 1882 e la riforma dell’ordinamento giudiziario del 1890). Il saggio indaga anche la formazione culturale di Zanardelli e la sua visione della preparazione intellettuale del giurista.
Aldo Andrea Cassi è professore ordinario nell’Università degli Studi di Brescia, dove insegna materie storico-giuridiche. Tra le sue monografie ricordiamo «Ultramar. L’invenzione europea del Nuovo Mondo» (Roma-Bari 2007),«La Giustizia in sant’Agostino. Itinerari agostiniani del quartus fluvius dell’Eden» (Milano 2013) e «Santa Giusta Umanitaria. La guerra nella civiltà occidentale» (Roma 2015).