L’analisi dell’architettura del cervello consente di identificare svariate scorciatoie o trappole mentali che svolgono un ruolo determinante nei processi di tipo valutativo. Tali scorciatoie, innestandosi nelle stime giudiziarie, soprattutto quando svolte in condizioni d’incertezza o incompletezza delle informazioni o di scarsità di tempi e risorse disponibili, sono alla base di diffusi e documentati biases cognitivi e decisionali. Il libro, alla luce di un dialogo fruttuoso tra diritto, scienze cognitive e neuroscienze, illustra con ricchezza di esempi i processi cognitivi e le reazioni emotive coinvolti nel giudizio, dalle fasi iniziali alla sentenza, nonché le distorsioni sistematiche alle quali sono esposti gli operatori di giustizia.
Rino Rumiati, professore f.r. di Psicologia generale, insegna Psicologia della decisione alla Scuola Galileiana di Studi Superiori dell’Università di Padova e Neuroscienze e diritto all’Università LUISS «Guido Carli» di Roma. Tra i suoi numerosi libri per il Mulino: «Il mediatore» (con D. Pietroni, 2012), «Psicologia cognitiva per il diritto» (con C. Bona, 2013), «Decidere in pratica» (2016) e «Il giudice emotivo» (con A. Forza e G. Menegon, 2017). Carlo Bona è avvocato e professore a contratto nell’Università di Trento dove tiene il corso di Diritto civile e scienze cognitive. Per il Mulino ha pubblicato «Sentenze imperfette» (2010) e «Psicologia cognitiva per il diritto» (con R. Rumiati, 2013).
- Presentazione, di Giovanni Canzio
- Introduzione
- 1.Dalla testimonianza alla sentenza: l’approccio dei giuristi
- 2. L’approccio di cognitivisti e neuroscienziati
- 3. Il problema degli errori
- 4. Il dialogo tra diritto, scienze cognitive e neuroscienze
- I. Memoria
- 1. Il ruolo della memoria nel giudizio
- 2. Struttura e funzionamento della memoria: memorie di lavoro e a lungo termine
- 3. Limiti della memoria e distorsioni
- 4. I limiti di raccolta delle informazioni: attenzione
selettiva, aspettative, schemi
- 5. Limiti nella rievocazione: domande suggestive, ricognizioni,
informazioni aggiuntive
- 6. Riconoscere le false memorie
- II. Il ragionamento induttivo e abduttivo
- 1. Il ruolo del ragionamento induttivo e abduttivo nel
giudizio
- 2. Ragionamento induttivo, metodi, integrazione dell’informazione
- 3. La falsificazione
- 4. ragionamenti controfattuali
- III. Il ragionamento deduttivo
- 1. Il ruolo del ragionamento deduttivo nel giudizio
- 2. Il ragionamento deduttivo e la logica deduttiva
- 3. Il problema degli errori di ragionamento
- 4. La teoria della logica mentale
- 5. La teoria dei modelli mentali
- IV. Le euristiche
- 1. Il ruolo della decisione nel giudizio
- 2. Modelli della decisione
- 3. L’euristica dell’ancoraggio e aggiustamento
- 4. L’euristica della disponibilità
- 5. L’euristica della rappresentatività
- V. La presa di decisione
- 1. Il ruolo della presa di decisione nel giudizio
- 2. La logica dell’appropriatezza
- 3. Modelli normativi e prospettiva descrittiva
- 4. Profili cognitivi: qualità della decisione e quantità delle opzioni
- 5. La teoria del prospetto
- 6. L’incorniciamento delle informazioni nelle decisioni
- 7. Il fenomeno del «senno del poi»
- 8. Conflitti decisionali e dissonanza cognitiva
- 9. Coerenza nelle scelte ed escalation
- 10. I profili affettivi: decisioni, emozioni e benessere
- 11. Giudizio morale e condotta morale
- 12. I fattori comunicativi e le influenze esterne
- VI. Le decisioni di gruppo e i collegi giudicanti
- 1. I gruppi e la loro rilevanza per il giudizio
- 2. La «razionalità» del gruppo
- 3. Distorsioni che riguardano il singolo componente
del gruppo
- 4. Il componente nella sua relazione con il gruppo o il
collegio
- 5. I fenomeni psicologici che riguardano il gruppo
- Glossario
- Riferimenti bibliografici
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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