È sotto gli occhi di tutti come i partiti siano ormai poco apprezzati dall’opinione pubblica in quasi tutte le democrazie consolidate. Integrando analisi filosofiche, storiche e politologiche, il libro risale alle radici profonde della debole legittimazione dei partiti nella nostra società e individua i passaggi cruciali dell’accettazione del partito dal punto di vista sia teorico che empirico. I partiti non sono stati in grado di reagire al cambiamento sociale e si sono indirizzati verso lo Stato per recuperare risorse che non erano più in grado di trarre dalla società. Divenuti più forti, e anche più ricchi, hanno «pagato» la loro presenza pervasiva con un calo di legittimità. Il partito oggi è una sorta di Leviatano con i piedi di argilla: molto potente grazie alle risorse che ottiene dallo Stato e all’estensione di pratiche clientelari; molto debole in termini di stima e fiducia agli occhi dei cittadini.
Piero Ignazi è professore ordinario di Politica comparata nella Scuola di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e Chercheur associé al Cevipof (Fondation Nationale des Sciences Politiques) di Parigi. Per il Mulino ha tra l’altro pubblicato «I muscoli del partito» (con P. Bordandini, 2018) e «I partiti politici italiani dal 1946 al 2018» (2018). È editorialista de «la Repubblica».
- Prefazione
- Introduzione
- I. Alla ricerca dei partiti politici
- 1. I partiti politici nell’antichità
- 2. Dall’unità in Dio al bene comune secolare
- 3. Raison d’état e costituzionalismo: rifiuto radicale
e affermazione embrionale dei partiti
- 4. Le incertezze della visione liberale
- II. Una ricezione sfasata: accoglienza selettiva
e rifiuto ostinato
- 1. Inghilterra: il lento percorso del partito
in parlamento
- 2. Francia: l’irruzione (rivoluzionaria) del partito
nella società
- 3. Olismo controrivoluzionario e apertura liberale
- 4. La nazione e lo stato contro il partito
- III. Verso la definitiva legittimazione del partito
- 1. Il partito in teoria e i partiti nella pratica
- 2. La nascita dei partiti
- 3. Dalla piena legittimazione all’iperesaltazione:
il partito politico negli anni fra le due guerre
- 4. Il totalitarismo teorizzato e messo in pratica
- 5. L’eredità latente del partito totalitario
- IV. L’età dell’oro del partito e il suo declino
- 1. L’accoglienza dei partiti nel dopoguerra:
un entusiasmo diffuso, con un’ombra di fastidio
- 2. Il trionfo organizzativo del partito di massa
e le sue contraddizioni
- 3. Il terminus a quo: il partito pigliatutti
- 4. Adattamento e consenso: l’apogeo
- 5. I rapporti di potere intrapartitici
- 6. Adattamento e consenso: la reazione
- V. L’immobilismo del partito in un’epoca
di cambiamento
- 1. Sterili sussulti di autocritica interna
- 2. Rigidità del partito a fronte della contrarietà
circostante
- 3. La svolta degli anni Ottanta
- 4. Il terminus ad quem: il partito cartello
- 5. La doppia radice del partito cartello
- 6. Una valutazione dell’attuale ricezione del partito
- 7. Il patto faustiano
- VI. Le risorse dei partiti all’alba del nuovo
millennio
- 1. Un inventario delle risorse
- 2. Le risorse umane
- 3. Le risorse finanziarie
- 4. Le risorse di patronage e clientelismo
- 5. Osservazioni conclusive
- VII. Il partito in agonia?
- 1. Le riforme interne ai partiti
- 2. Alla ricerca della democrazia intrapartitica
- 3. Le alternative al partito
- 4. Osservazioni conclusive
- Conclusioni
- Sigle
- Riferimenti bibliografici
- Indice dei nomi
- Indice particolareggiato
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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