«Una ricerca storica e uno studio che, forse, diranno una parola definitiva sull’argomento»
Mario Rigoni Stern
Quando nel giugno 1941 Hitler scatenò l’«operazione Barbarossa» contro l’Unione Sovietica, avrebbe fatto volentieri a meno dell’aiuto italiano; l’Italia, aveva scritto a Mussolini, avrebbe giovato di più concentrando il suo impegno in Nordafrica. Ma Mussolini voleva esserci a tutti i costi, e fece costituire il Corpo di spedizione italiano in Russia (Csir), che a metà luglio partì per il fronte orientale. Un anno dopo, unito a nuovi corpi d’armata nell’Armir (Armata italiana in Russia), fu schierato sul Don dove l’offensiva sovietica, fra dicembre 1942 e gennaio 1943, lo annientò. Dei 230 mila italiani partiti per la Russia, 95 mila non fecero ritorno: uccisi in combattimento o morti di stenti e di freddo nelle «marce del davaj» e in prigionia.
Maria Teresa Giusti insegna nell’Università «Gabriele d’Annunzio» a Chieti. Per il Mulino ha pubblicato anche «I prigionieri italiani in Russia» (nuova ed. 2014, premio Cherasco) e «Una guerra a parte. I militari italiani nei Balcani, 1940-1945» (con E. Aga Rossi, nuova ed. 2017).
- Premessa
- I. L'Europa verso il precipizio
- 1. L'escalation verso la guerra
- 2. Il patto Molotov-Ribbentrop e le sue conseguenze
- 3. La parabola del patto di non aggressione
- 4. L'alleanza italo-tedesca
- 5. Il «nuovo ordine» nel Mediterraneo
- 6. La «guerra parallela» italiana
- 7. La mancata mobilitazione
- 8. Reclutamento e volontari
- II. L'operazione «Barbarossa»
- 1. I rapporti del regime fascista con l'Unione Sovietica alla vigilia del conflitto
- 2. Le ragioni della guerra fascista all'Urss
- 3. La guerra di annientamento sul fronte orientale
- 4. Guerra ideologica o guerra di conquista?
- 5. Preludio all'attacco
- 6. La reazione di Stalin
- 7. Stalin e il suo popolo
- 8. Stalin e l'Armata Rossa
- 9. Gli schieramenti
- III. Il corpo di spedizione italiano in Russia
- 1. La costituzione del Corpo di spedizione italiano in Russia (Csir)
- 2. La logistica
- 3. Volontari per la Russia
- 4. Il trasferimento al fronte orientale
- 5. Le operazioni del Cisr
- 6. L'andamento del Blitzkrieg visto dagli aggressori
- 7. Il Blitzkrieg subito dai sovietici
- 8. Valutazioni sulla campagna del Csir
- 9. Il ruolo degli ufficiali
- 10. Le operazioni per la conquista di Stalino e del bacino del Donec
- 11. La battaglia di Natale
- IV. L'Armir sul fronte orientale
- 1. Il progetto di Mussolini sull'8a armata e le reazioni del comando del Csir
- 2. La scelta del comandante
- 3. L'allestimento dell'Armir
- 4. La logistica dell'8a armata
- 5. Il dislocamento delle truppe
- 6. Il corpo d'armata alpino
- 7. L'operazione «Blau»: Stalingrado
- 8. I decreti di Stalin: terrore perpetuo
- 9. Collaborazionismo e disfattismo
- V. Combattenti, civili e guerra
- 1. L'umore dei militari italiani nella documentazione russa
- 2. Gli italiani e il fronte orientale
- 3. Guerra fascista e religione
- 4. La «guerra santa» di Stalin
- 5. «Sono stanco di mettere la testa sotto i proiettili...»: i russi e la guerra
- 6. Patriottismo sovietico: la mobilitazione delle donne
- 7. La guerriglia partigiana
- 8. La controguerriglia
- 9. L'Armir e gli esiti del movimento partigiano
- 10. Il regime di occupazione
- 11. I rapporti tra gli occupanti e i civili
- 12. L'occupazione tedesca nell'analisi di Messe
- 13. Il sesso e le case di tolleranza
- 14. Crimini di guerra
- VI. Il disastro dell'Armir
- 1. La situazione prima dell'estate 1942
- 2. Il Cremlino e il fronte: le informazioni dalla periferia a Mosca
- 3. La prima battaglia difensiva del Don
- 4. Il «battesimo del fuoco» degli alpini
- 5. Il fronte si consolida: le truppe si preparano all'inverno
- 6. I rapporti italo-tedeschi
- 7. I prigionieri di guerra sovietici
- 8. La seconda battaglia difensiva del Don
- 9. L'operazione «Piccolo Saturno»
- 10. La prima fase della ritirata dal fronte del Don
- 11. L'offensiva Ostrogožsk-Rossoš e la ritirata del corpo d'armata alpino
- 12. Italiani e tedeschi nella ritirata
- 13. Il bilancio di un'impresa inutile: le perdite, i prigionieri
- Conclusioni
- Appendice
- Sigle e abbreviazioni
- Note