Negli ultimi anni il problema della gestione delle migrazioni internazionali ha rischiato di compromettere la tenuta dell’Unione europea. L’accordo UE-Turchia del marzo 2016 ha nuovamente spostato gli ingressi dalla Grecia all’Italia, che ha così registrato un anno record con centottantamila sbarchi. Dal momento che i fattori scatenanti – conflitti, crisi ambientali, instabilità politiche – non accennano a diminuire, appare chiaro che il fenomeno non può essere gestito dai singoli governi, e dovrà coinvolgere sempre di più programmi internazionali di cooperazione allo sviluppo. In questo quadro generale, l’edizione 2017 del Rapporto sull’economia dell’immigrazione si concentra sulla dimensione internazionale del fenomeno migratorio. Pur mantenendo uno sguardo all’impatto economico dell’immigrazione in Italia – con la consueta analisi puntuale di quanto accade a livello di mercato del lavoro, imprenditoria, gettito fiscale e contributi previdenziali, sintetizzando i principali indicatori economici per ciascuna collettività presente – il Rapporto offre quest’anno un’analisi delle rotte dei 250 milioni di migranti internazionali, delle cause che li hanno spinti lontano dai paesi di provenienza e dell’impatto della migrazione non soltanto sui paesi d’arrivo, ma anche su quelli d’origine. Coniugando l’analisi puntuale di banche dati ufficiali con l’autorevolezza dei contributi di esperti istituzionali, il volume mette a disposizione elementi quantitativi e qualitativi utili a valutare i processi in corso e l’impatto dell’immigrazione sul piano internazionale.
La Fondazione Leone Moressa realizza e diffonde studi statistici sull’economia dell’immigrazione in Italia, con l’obiettivo di fornire strumenti capaci di individuare possibili percorsi di integrazione economica e sociale. Dal 2011 pubblica col Mulino il Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione.
- Prefazione, di Angelino Alfano
- Presentazione, di Stefano Solari
- 1. Il contesto internazionale
- 1.1. Introduzione, di Federico Soda
- 1.2. Le migrazioni forzate: tendenze, evidenze statistiche, paesi di origine e paesi di accoglienza
- 1.3. La governance europea: dall'Agenda Ue all'accordo con la Turchia
- 1.4. Ingressi e richieste di asilo in Europa
- 1.5. La dimensione internazionale delle migrazioni e la visione italiana: una risposta onnicomprensiva e di lungo termine alla «crisi» migratoria, a cura della Dg Italiani all'Estero e Politiche Migratorie del Maeci
- 2. Il contributo economico delle migrazioni a livello mondiale
- 2.1. L'Agenda europea sulla migrazione, di Beatrice Covassi
- 2.2. L'impatto economico delle migrazioni internazionali
- 2.3. Le cifre dell'accoglienza
- 2.4. L'integrazione lavorativa dei rifugiati: il caso della Germania
- 2.5. L'inserimento lavorativo dei rifugiati in Europa. Il caso studio del progetto Skills2Work
- 3. Come cambia l'immigrazione in Italia e in Europa
- 3.1. Introduzione, di Massimo Livi Bacci
- 3.2. Prospettive demografiche in Europa e in Italia
- 3.3. Il fattore fecondità in Italia e in Europa
- 3.4. Il fattore migrazione
- 3.5. L'occupazione
- 4. L'impatto economico e fiscale in Italia
- 4.1. Introduzione, di Paolo Acciari
- 4.2. Il «Pil dell'immigrazione»
- 4.3. I contributi previdenziali versati dai lavoratori immigrati
- 4.4. I redditi dichiarati e le imposte versate dagli occupati immigrati
- 4.5. Gli imprenditori immigrati in Italia
- 4.6. La spesa pubblica per l'immigrazione, di Andrea Stuppini
- 5. Immigrazione e sviluppo dei paesi d'origine
- 5.1. Introduzione, di Francesco Della Puppa
- 5.2. Gli Aiuti pubblici allo sviluppo
- 5.3. Le rimesse dall'Italia
- 5.4. Il ruolo dell'Europa negli scenari internazionali
- 5.5. L'Africa, i migranti e noi, di Andrea Stuppini
- Appendice. Il ruolo economico delle comunità immigrate
- Riferimenti bibliografici
- Gli autori
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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