«O cagnetta spaziale
Sei l’eroina internazionale
Dei cani che ti invidieranno
Perché come te, mai saranno
Tu che lassù sei stata lanciata
E per la scienza ti sei sacrificata
Lassù col satellite artificiale
O cagnetta, cagnetta spaziale…»
Il 4 ottobre 1957 lo Sputnik 1, il primo oggetto lanciato dall’uomo oltre l’atmosfera, compie un’orbita attorno alla terra. Un mese più tardi, il 3 novembre, è la volta di Sputnik 2, con a bordo la cagnetta Laika. Le date scelte per quelle imprese non avevano nulla di casuale ma intendevano celebrare il quarantesimo anniversario della Rivoluzione di Ottobre, allorché l’insurrezione del 7-8 novembre 1917 aveva condotto alla formazione del primo stato comunista. Sul piano propagandistico quei risultati vennero esibiti non solo come ideale prosecuzione e completamento della Rivoluzione avviata da Lenin, ma come dimostrazione che il socialismo reale poteva vantare primati non ancora raggiunti dal mondo occidentale. Dopo una gara durata oltre un decennio, che vide costantemente in vantaggio l’Urss, il 21 luglio 1969 la conquista della luna da parte degli Stati Uniti assegnò la definitiva vittoria all’Occidente. Ma, soprattutto, mise la parola fine all’ultimo mito del comunismo.
Stefano Pivato insegna Storia contemporanea all’Università di Urbino. Per il Mulino ha tra l’altro pubblicato: «Il secolo del rumore» (2011), «I comunisti mangiano i bambini» (2013), «Favole e politica» (2015). Marco Pivato, giornalista scientifico, scrive per «La Stampa» e altri quotidiani e periodici. Per Donzelli ha pubblicato «Il miracolo scippato. Le quattro occasioni sprecate dalla scienza italiana negli anni Sessanta» (2011) e «Noverar le stelle. Che cosa hanno in comune scienziati e poeti» (2015).
- Introduzione. La rigenerazione del mito
- PARTE PRIMA: L'IMMAGINARIO
- I. Quattro zampe nello spazio
- In principio fu lo Sputnik
- Guerra e pace
- Laika
- Un nuovo simbolo del comunismo
- Scienza contro fantascienza
- II. Gargarin, la rockstar dello spazio
- Cantami o diva...
- L'uomo nuovo del socialismo
- Stachanov in tuta spaziale
- Nell'Olimpo
- Dopo Gagarin
- III. Il rosso stil novo
- L'amplesso spaziale
- L'emancipazione prende il volo
- Cipria e comunismo
- IV. I marziani sono tutti comunisti!
- La casalinga del Connecticut
- Fantascienza e comunismo
- Il comunismo è una cometa
- Nuovi linguaggi
- La fine di un primato
- V. «Questi vanno sulla Luna e non sanno fare le macchine»
- Feticismo e comunismo
- Trattori
- Le autovetture del comunismo
- Dove sta Zazà?
- Non solo automobili
- PARTE SECONDA: LA REALTÀ
- VI. Le origini della ricerca aerospaziale
- Dalle fantasie di Verne alle equazioni di Ciolkovskij
- Il primo scienziato aerospaziale
- A cavallo di un'epoca
- I primi test sovietici
- Sullo scacchiere
- Utopisti illuminati o utopisti fortunati?
- VII. Lo spazio sognato: la competizione tra Stati Uniti e Unione Sovietica
- Il ruolo della Germania nazista e Wernher von Braun
- L'eredità scientifica del Terzo Reich
- Verso il programma spaziale sovietico: il ruolo di Korolёv
- Verso il programma spaziale americano
- VIII. Verso l'occupazione di nuovi mondi
- A colpi di proclami
- Cosa tramano i sovietici
- Sputnik!
- Il primo essere vivente nello spazio
- La rappresaglia Usa e la creazione della Nasa
- IX. Il rush finale
- La ripartenza
- L'invasione del satelliti
- Tra guerra e progresso scientifico
- «Non c'è nessun Dio quassù»
- Non solo propaganda
- Kennedy si arrabbia
- Le eredità del programma Apollo
- Perché l'Unione Sovietica ha persona la corsa?
- Indice dei nomi
Anteprima del testo delle prime cinque pagine a stampa del primo capitolo.
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