Questa città migliora l’aspetto del tempo, abbellisce il futuro.
Iosif Brodskij
Un unicum che non smette di emozionare, che suscita sentimenti d’amore, eccitazione, felicità, ma anche disgusto e noia. Nella sua mutevolezza, Venezia, luogo al tempo stesso disertato dai suoi abitanti e invaso dal turismo di massa, è davvero condannata a una morte lenta? In realtà, ciò che sorprende oggi è la sua vitalità, la sua capacità di reinventarsi in modo ingegnoso e sperimentale. Che si parli del restauro del Teatrino di Palazzo Grassi per mano di Tadao Andō, dell’Arsenale, o della Torre Massimiana nell’Isola di Sant’Erasmo, o che si parli della vivacissima rete di istituzioni culturali vecchie e nuove che la animano, Venezia è percorsa tutti i giorni da inediti flussi produttivi e creativi legati al circuito dell’arte e del sapere. È qui, in questa cultura del contemporaneo, la chiave per proiettare la città nel futuro.
Angela Vettese a Fahrenheit - Turisti per caos del 15/02/2017
Angela Vettese dirige il Corso magistrale di arti visive presso l’Università Iuav di Venezia. Collabora con il «Sole-24 Ore». È stata assessore alle Attività culturali e allo sviluppo del turismo per il Comune di Venezia. Dal 2016 dirige Arte Fiera a Bologna. Tra i suoi libri segnaliamo «Si fa con tutto» (Laterza, 20122) e «L’arte contemporanea» (Il Mulino, 2012).