Copertina Storia d'Italia nella guerra fredda

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collana "Biblioteca storica"
pp. 688, Brossura, 978-88-15-26646-0
anno di pubblicazione 2016

GUIDO FORMIGONI

Storia d'Italia nella guerra fredda

1943-1978

«La democrazia italiana ha saputo costruire una sua tormentata evoluzione, anche addomesticando i fantasmi della guerra fredda, evitando la possible degenerazione dello scontro e inserendosi positivamente in un alveo europeo. In qualche occasione, anzi, proprio le necessità e le contiguità della guerra fredda hanno dato forza alle componenti interne della democrazia italiana che volevano consolidarla in senso inclusivo»

La politica dell’Italia repubblicana si è largamente specchiata nel bipolarismo della guerra fredda internazionale: dalla rottura dell’alleanza antifascista con l’esclusione delle sinistre dalla sfera di governo, passando per la contrastata vicenda del centro-sinistra, fino all’avvicinamento di Dc e Pci nella «solidarietà nazionale», all’epoca della distensione. In uno straordinario affresco, sono ricostruiti tutti i risvolti del cammino della democrazia italiana nel quadro dell’equilibrio bipolare: il peso e i limiti delle superpotenze (in particolare degli Stati Uniti); le logiche di scontro fino alle soglie della guerra civile che misero a dura prova la convivenza costituzionale; l’azione dei politici, dei diplomatici e dei militari che utilizzavano sponde internazionali per i propri fini.

Guido Formigoni insegna Storia contemporanea nell’Università IULM di Milano. Con il Mulino ha pubblicato «La Democrazia Cristiana e l’alleanza occidentale» (1996), «Storia della politica internazionale nell’età contemporanea» (nuova ed. 2006), «L’Italia dei cattolici» (2010), «Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma» (2016).

Introduzione. L'Italia nel conflitto pervasivo della guerra fredda
1. La guerra «totale» fredda: culmine dei processi del Novecento
2. Centralità della struttura internazionale e originalità degli Stati nazionali
3. Le strutture e gli eventi: un discorso sulla cronologia
I. Eredità della guerra e transizione alla democrazia 1943-1946
1. Una nuova questione nazionale: crisi e continuità dello Stato
2. La convergenza antifascista e il senso della nazione
3. L'Italia si ritrova in Occidente: economia e politica delle «sfere d'influenza»
4. Monarchia, Cln, Resistenza
5. La «politica nazionale» di fronte al nascente primato americano
6. Insurrezione, liberazione e violenze: l'emergenza ricostruttiva
7. Il governo De Gasperi e la Repubblica
In sintesi
II. La duplice fase costituente: sistema politico repubblicano e guerra fredda globale 1947-1949
1. Il trauma del negoziato di pace
2. L'alleanza antifascista si logora: inflazione e tensioni sociali
3. La crisi del maggio 1947 e il piano Marshall
4. Le sinistre all'opposizione e la genesi del centrismo
5. Le elezioni del 1948: armi, propaganda e politica
6. Una democrazia tra due mondi: l'Erp, l'attentato a Togliatti, l'Unione occidentale
7. L'alleanza atlantica chiude la doppia fase costituente
In sintesi
III. Ombre di guerra e mondi sociali contrapposti 1950-1955
1. Il confronto sull'indirizzo economico e la tensione nelle piazze
2. Le conseguenze della guerra di Corea
3. La Dc, i centristi e lo scontro sociale e ideologico: funzionalità e limiti
4. Il ridotto sociale comunista e le frontiere tra i mondi
5. De Gasperi, le destre e gli americani: una «democrazia protetta»?
6. L'ambasciatrice Luce e le elezioni del 1953: irrigidimenti e incomprensioni
7. Il governo Scelba e la questione comunista
8. Nuova stabilità italiana e riformismo possibile
9. Le sirene del disgelo: Gronchi, Fanfani e la prima distensione
In sintesi
IV. Tempeste tra i blocchi e superamento del centrismo 1956-1961
1. Destalinizzazione e anticomunismo
2. Il duplice trauma del novembre 1956: Budapest e Suez
3. La crisi del centrismo e la questione dell'«apertura a sinistra»
4. Il tentativo neoatlantico e i suoi nemici
5. La rivolta antifanfaniana: Moro e Segni
6. Il caso Tambroni: cavalcare l'incertezza
7. Convergenze e divergenze: socialisti, comunisti e neofascisti
8. La presidenza Kennedy e il muro di Berlino
In sintesi
V. Coesistenza pacifica e centro-sinistra 1962-1968
1. Svolta morotea e riformismo fanfaniano
2. La crisi di Cuba e le elezioni del 1963: un inizio travagliato
3. La «congiuntura» negativa dell'economia: Banca d'Italia, Cee e governo
4. Segni e De Lorenzo: un blocco all'evoluzione del sistema
5. I governi Moro e la sfida della guerra in Vietnam
6. Distensione bipolare e irrigidimenti dei blocchi: la Grecia e il Medio Oriente
7. Studenti e operai tentano di uscire dagli schemi
8. Da Roma a Praga e a Washington: segnali di indebolimenti dei «mondi» contrapposti
In sintesi
VI. Crisi dell'Occidente e italiche ombre di destra 1969-1973
1. Sbandamento democristiano, tensioni nel sistema
2. Una via italiana alla distensione? Moro ministro degli Esteri
3. La «strategia della tensione»: l'ipotesi reazionaria
4. Riforme in parlamento, radicalizzazione nel paese
5. Le difficoltà americane e le fragilità italiane: la crisi del dollaro
6. La stabilizzazione illusoria: il centro-destra di Andreotti
7. Palazzo Giustiniani: ritorno al centro-sinistra
8. L'iniziativa di Berlinguer e la guerra dello Yom Kippur
In sintesi
VII. Distensione contrastata e «solidarietà nazionale» 1974-1978
1. L'Europa in fermento e la prova fanfaniana
2. Sconfitta l'ipotesi reazionaria, si rafforza il terrorismo a sinistra
3. L'irrigidimento americano e il ritorno di Moro al governo
4. La scossa elettorale del 1975 e la «questione democristiana»
5. Fine del centro-sinistra e nuove decisive elezioni
6. L'avvio della «solidarietà nazionale» tra Usa e Urss
7. Accordi programmatici e difficoltà diplomatiche
8. La delicatissima crisi di inizio 1978
9. Il delitto Moro svolta decisiva
In sintesi
Conclusioni
Note
Indice dei nomi

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