La nostra vita sembra possibile solo sulla terra. Ma è vero? Per quanto ancora? E quale sarà il futuro remoto del cosmo?
Il destino dell’universo preoccupa tutti: nella vita quotidiana come nelle dispute filosofiche non smettiamo di interrogarci sul tema. Che si tratti del minuscolo pianeta roccioso che occupiamo e che vive grazie al suo Sole o dell’intero, maestoso, probabilmente infinito cosmo che cerchiamo di osservare con potentissimi telescopi, la cosmologia e l’astrofisica consentono oggi previsioni affidabili. Sappiamo ad esempio che il Sole evolve e che, tra circa un miliardo di anni, l’aumento graduale del suo flusso di energia renderà impossibile la vita sulla Terra. Ammesso che riusciremo a perpetuarci così a lungo, potremo emigrare verso altri mondi? E che ne sarà di noi e della nostra Galassia? Ma al di là delle possibili risposte che troveremo qui, l’importante è ciò che si impara cercando di rispondere.
Vincitore del Premio B. Croce Pescasseroli 2017 per la sezione "Letteratura Giornalistica"
Paolo De Bernardis insegna Astrofisica e Cosmologia osservativa alla Sapienza - Università di Roma. Accademico dei Lincei, è stato coordinatore dell’esperimento BOOMERanG e co-investigator della missione Planck dell’ESA, dedicati alla realizzazione dell’immagine dell’universo primordiale. Ha ricevuto premi internazionali tra cui il «Balzan» (2006) e il «Dan David» (2009). Per il Mulino ha già pubblicato «Osservare l’universo» (2010).