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ISCRIVITI«Gran giorni son questi per l’Italia! Gran guerra!... Così si fanno le nazioni!»
Edmondo De Amicis
«La guerra è cessata, e noi abbiamo ottenuta la Venezia… Ma niuno di noi è contento… Questa guerra ci ha fatto perdere molte illusioni, ci ha tolto quella fiducia infinita che avevamo in noi stessi… Abbiamo visto i focosi italiani andare come le tartarughe… Di chi è la colpa?»
Pasquale Villari
Dichiarata all’Austria da Vittorio Emanuele II il 20 giugno 1866 e conclusa il 3 ottobre con la pace di Vienna, la terza guerra d’indipendenza è stata a lungo sostanzialmente identificata con due sconfitte: quella di terra a Custoza il 24 giugno, e quella sul mare a Lissa il 20 luglio, appena temperate dall’effimero successo di Garibaldi a Bezzecca. Ciò ha relegato in secondo piano il fatto che con l’acquisizione del Veneto essa costituì una tappa fondamentale del processo di unificazione. Una guerra insomma al tempo stesso «perduta e vinta», che il libro affronta sotto una luce nuova, riportando al centro lo svolgimento concreto della campagna militare e l’esperienza dei soldati che la combatterono.
Hubert Heyriès, storico militare, insegna nell’Università Montpellier III. Autore di alcuni volumi su Garibaldi e il garibaldinismo, da ultimo ha pubblicato «Les travailleurs militaires italiens en France pendant la Grande Guerre» (2014).