Copertina L'Impero costantiniano e i luoghi sacri

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a stampa € 55,00
collana "Pubblicazioni dell'istituto per le scienze religiose - Bologna"
pp. 728, Brossura, 978-88-15-25463-4
anno di pubblicazione 2016

TESSA CANELLA (a cura di)

L'Impero costantiniano e i luoghi sacri

La politica religiosa di Costantino e dei suoi successori, destinata a mutare per molti aspetti gli equilibri politico-sociali dell’Impero, ha costituito un punto di svolta fondamentale anche nella concezione dello spazio e nella sua sacralizzazione, contribuendo a trasformare e a definire la topografia antica attraverso una nuova rete di luoghi santi. Tale operazione ha avuto un importante risvolto ideologico e teologico-politico, spesso enfatizzato dalle fonti coeve e rintracciabile con diverse declinazioni in testi anche posteriori, in cui la memoria costantiniana diventa paradigma di riferimento per la costruzione di un’immagine imperiale cristiana. Basiliche, palazzi, santuari e, di contro, fori, templi, curie, diventano il linguaggio «visibile» attraverso cui è possibile leggere i segni tangibili di trasformazioni, conversioni e permanenze, su cui proiettare rimandi simbolici. Attraverso il contributo di studiosi di provenienza internazionale e di formazione e ambiti disciplinari differenti, il tema dello spazio sacro in età costantiniana è qui indagato da molteplici punti di vista, da quello storico-letterario, a quello archeologico, epigrafico, storico-artistico, e relativi a differenti zone geografiche e cronologiche: dai luoghi classici di Roma e dell’Occidente cristiano alla costruzione della Terra Santa e dell’Impero bizantino, dai discorsi agiografici alle leggende di fondazione, dalla tradizione copta a quella della Rus’ dei secoli XI-XIII, per finire con la fortuna di cui gode in età contemporanea.

Tessa Canella è ricercatrice in Storia del cristianesimo presso il Dipartimento di Storia, Culture, Religioni della Sapienza, Università di Roma. Le sue pubblicazioni vertono in prevalenza sulla storia del cristianesimo antico. Oltre allo studio della figura di Costantino, dei conflitti religiosi e degli spazi sacri nella tarda antichità, si occupa anche della relazione fra linguaggi religiosi e artistici in età contemporanea. Ha curato, insieme con Sergio Botta, il volume «Le Religioni e le Arti. Confronti interdisciplinari in epoca contemporanea» (Morcelliana, 2015).

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