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ISCRIVITICasa, centro di addestramento e smistamento, retrovia, trincea di massima resistenza, trincea di prima linea, trincea avanzata, terra di nessuno. Nel corso della Prima guerra mondiale furono circa quattro milioni e duecentocinquantamila i soldati italiani direttamente impegnati nelle operazioni belliche. Partirono dai quattro angoli della penisola per contrapporsi al nemico, l’esercito austriaco, su di un fronte che si estendeva per circa cinquecento chilometri, dal confine alpino con la Svizzera fino al Mare Adriatico. Non fu questo, però, l’unico cammino che gli uomini in età di leva condivisero durante i lunghi mesi di ostilità. È infatti possibile ripercorrere le tappe di un percorso emotivo, scandito dagli stati d’animo vissuti dai soldati durante la permanenza al fronte: presa di coscienza, inquietudine, smarrimento, sconforto, agitazione, paura, rassegnazione, terrore, annichilimento, volontà di vivere. Per ricostruire questo «viaggio interiore» Nicola Maranesi ha scandagliato i diari, le memorie e gli epistolari conservati nel fondo inedito «Guerra mondiale 1914-18» dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano e ha intrecciato le diverse testimonianze in un volume che dà voce a chi visse in prima persona l’esperienza della Grande Guerra: racconti vivi e impressionanti, che continuano a rivelare aspetti inediti della vita quotidiana dei soldati, dal momento dell’arrivo in trincea fino a quello, per chi ha potuto viverlo, del ritorno a casa.
Nicola Maranesi, giornalista, fa parte della direzione artistica del Premio Pieve Saverio Tutino. Coordina il «Progetto Grande Guerra» della Fondazione Archivio Diaristico Nazionale ed è responsabile per l’Archivio del progetto «La Grande Guerra, i diari raccontano», in collaborazione col Gruppo «L’Espresso».