Il dibattito su ruolo e funzione dello Stato nella gestione dei servizi di pubblica utilità è oggi di grande interesse. Nel contesto economico i servizi di pubblica utilità - telecomunicazioni, trasporti, risorse idriche, energia, rifiuti - costituiscono quasi un «unicum». Benché per le loro caratteristiche questi servizi dovrebbero essere per natura stessa dei monopoli, essi sono stati spesso privatizzati e aperti alla concorrenza. Nell'ottica del contenimento e ottimizzazione della spesa e di garantire la pubblica utilità dei servizi forniti, sono state così create alcune Autorità di regolazione e vigilanza volte ad evitare posizioni di privilegio del singolo operatore. Sono stati quindi posti in atto interventi che potrebbero apparire contraddittori: da una parte la verifica della garanzia dello svolgimento dei servizi in un regime sostanzialmente monopolista, dall'altra la promozione di un regime concorrenziale nei suoi effetti di beneficio per i cittadini-utenti. Innovazioni tecnologiche (e i ritardi nell'adottarle), normative, decisioni politiche e modelli economici sono i cardini entro cui si promuovono i servizi di pubblica utilità in Italia. Il volume dapprima inquadra storicamente i vari settori e ne descrive lo stato attuale, poi collega le caratteristiche tecniche, i modelli organizzativi che ne derivano e il loro rapporto con le Autorità, in un'ottica di possibile evoluzione strategica.
Donato Iacovone è amministratore delegato Italia e Regional Managing Partner EY per il Sud Europa. È docente del corso di Economia e gestione dei servizi di pubblica utilità alla Luiss di Roma e attualmente ricopre la carica di segretario generale di AICEO (Associazione Italiana CEO), di cui è socio fondatore. Con Il Mulino ha pubblicato «La crescita è possibile. Dibattito teorico ed esperienze manageriali a confronto» (con R. Paternò, 2012) e «Le leve per avviare la ripresa. Proposte ed esperienze manageriali a confronto» (sempre con R. Paternò, 2013).