Copertina Il kitsch

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collana "Universale Paperbacks il Mulino"
pp. 168, Brossura, 978-88-15-25068-1
anno di pubblicazione 2014

ANDREA MECACCI

Il kitsch

Usato impropriamente come sinonimo di «cattivo gusto», il kitsch designa una delle categorie estetiche più importanti degli ultimi cento anni. Il profilo ne ricostruisce la genesi e lo sviluppo storico attraverso un percorso in tre grandi tappe. La prima, tra il 1900 e la metà del secolo, vede nel kitsch un problema etico, un male insito nel sistema delle arti che costruisce addirittura modelli di comportamento. Il secondo momento coincide con l’affermazione della cultura di massa, quando il kitsch si proietta nell’esperienza sempre più condivisa del consumo culturale. Nella terzafase si giunge allo stadio finale, nel quale il lessico del kitsch coincide con la stessa definizione del postmoderno e delle pratiche ibride della contemporaneità, dal camp al trash.

Andrea Mecacci insegna Estetica presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze. Fra i suoi volumi recenti segnaliamo: «Introduzione a Andy Warhol» (Laterza, 2008) e «L’estetica del pop» (Donzelli, 2011). Con il Mulino ha già pubblicato «Estetica e design» (2012).

Introduzione
I. Genesi del kitsch
1. Gusto e cattivo gusto
2. Il dilettantismo
3. Il sentimentalismo
4. Il brutto
5. Il contraffatto
6. Il volgare
II. Un problema etico: il male nell'arte
1. L'età del kitsch
2. L'oggetto kitsch
3. L'antiarte
III. Una questione ideologica: il gusto della massa
1. La parodia della catarsi
2. Avanguardia e kitsch
3. Il midcult
IV. Una categoria estetica: l'esperienza del quotidiano
1. Un'estetica compiuta
2. Postmoderno e neokitsch
3. Il camp
4. Il trash
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