Tra il settembre 1814 e il giugno 1815 si tenne a Vienna un grande congresso che ridisegnò l’assetto del continente europeo dopo la sconfitta di Napoleone. I lavori furono guidati dalle quattro potenze principali della coalizione antinapoleonica (Austria, Russia, Prussia e Gran Bretagna), ma ad essi presero parte anche i rappresentanti di tutti gli Stati coinvolti nel conflitto. Dopo aver ricostruito le premesse diplomatiche del congresso e il clima politico-culturale nel quale esso si svolse, il libro tratteggia i profili dei protagonisti ed espone i principali nodi politico-diplomatici affrontati in quella sede. L’atto finale del 9 giugno 1815 sancì una ridefinizione della carta dell’Europa che sarebbe durata fino alla prima guerra mondiale.
Vittorio Criscuolo è professore di Storia moderna e Storia dell’età dell’Illuminismo e delle rivoluzioni nell’Università Statale di Milano. Tra i suoi libri segnaliamo «Il giacobino Pietro Custodi» (Roma, 1987), «Albori di democrazia nell’Italia in rivoluzione (1792-1802)» (Angeli, 2006) e, per il Mulino, «Napoleone» (20092).