Nei dodici anni trascorsi dalla sua costituzionalizzazione, non c’è stato probabilmente nessun altro principio allo stesso tempo più citato e meno definito della sussidiarietà orizzontale. Richiamato con insistenza nel discorso corrente quando si discute delle relazioni tra amministrazione e autonomia privata, il principio appare invece rarissimamente nella legislazione statale, mentre in quella regionale viene di volta in volta messo in connessione con finalità e interpretazioni anche molto differenti fra loro, ed è sempre tenuto ben distinto dalla declinazione in verticale della sussidiarietà, rivelatasi fin qui molto più fertile. Questo studio tende a costruire una lettura obiettiva e giuridicamente solida del principio di sussidiarietà che consenta di passare dalla sua mera (e spesso inappropriata) enunciazione ad una (finora pochissimo tentata) piena implementazione. Partendo dal dibattito filosofico e dalle suggestioni presenti nei Trattati europei, si giunge a scomporre il testo dell’art. 118, 4° comma Cost. e a ricomporlo, anche grazie all’analisi delle dinamiche degli interessi giuridicamente rilevanti, in un quadro che mira ad essere sia di riflessione teorica, sia di concreta utilità nelle relazioni tra cittadini, imprese e istituzioni pubbliche. Un archetipo dunque, un paradigma, capace di accogliere una molteplicità di fenomeni, tutti possibili, sulla base di precisi presupposti, e di escluderne altri (come la «governance» o la democrazia partecipativa) spesso confusi o intrecciati con la sussidiarietà che, configurandosi come una relazione di natura non antagonista tra istituzioni e forze attive nella società, trova la propria chiave in una sintesi, inedita, di solidarietà e libertà individuale.
Daniele Donati è ricercatore di diritto amministrativo presso l’Università di Bologna, dove insegna Diritto delle amministrazioni pubbliche, Diritto dell’informazione e della comunicazione, Diritto dei media e dello spettacolo. Presso lo stesso ateneo, è attualmente direttore della Scuola di giornalismo. È nel comitato scientifico di Labsus-Laboratorio sussidiarietà. Dal 2011 è il presidente dell’Istituzione biblioteche del comune di Bologna e dallo stesso anno presiede il comitato scientifico per il Piano strategico metropolitano di Bologna. Per il Mulino ha curato assieme a Andrea Paci «Sussidiarietà e concorrenza. Una nuova prospettiva per la gestione dei beni comuni» (2010).