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ISCRIVITI«Per i miei genitori, il termine “Corea” evoca ancora la guerra che nel 1953-54 fece circa 2 milioni di vittime, 150 mila orfani adottati in Occidente e le periferie del miracolo economico, appunto le Coree, a pochi chilometri da Milano dove mancava tutto. Per i loro nipoti, invece, la Corea del Sud è il paese della tecnologia digitale, dei Suv, dell’aeroporto di Incheon, considerato il migliore del mondo che, come varie nuove grandi agglomerazioni urbane ecosostenibili, è stato costruito in pochi anni su terre recuperate dal mare».
Fino agli anni Sessanta era un paese poverissimo, privo di risorse naturali, diviso da una guerra fratricida, dipendente dall’aiuto finanziario e militare americano: oggi la Corea del Sud è protagonista di uno straordinario sviluppo. Ma che cosa sappiamo veramente del miracolo coreano? Dietro a colossi come Samsung, LG, Hyundai c’è un sistema produttivo originale fondato su grandi conglomerati industriali, gli chaebol, e un’attenzione quasi maniacale per l’istruzione. Una storia di successo di estremo interesse da cui l’Italia potrebbe trarre ispirazione per elaborare strategie di crescita.
Andrea Goldstein ha pubblicato per il Mulino vari libri sulle economie emergenti: «Globalizzazione e sviluppo» (2003; con F. Bonaglia), «Bric» (2011) e «L’economia del Brasile» (2012; con G. Trebeschi). Ha vissuto in Corea nel 2012-13.