La storiografia si occupa sempre più intensamente degli anni Settanta e Ottanta, avvalendosi della categoria della «crisi» della società fordista e del compromesso socialdemocratico. In questo volume, frutto di un confronto teorico ed empirico tra storici e sociologi italiani e tedeschi, si prova a qualificare quel passaggio in modo più distaccato attraverso l’analisi del «cambiamento» della società in Italia e Germania. Sorgono così delle sfide euristiche attorno alla valutazione delle trasformazioni sociali e alla loro periodizzazione. L’impiego di categorie delle scienze sociali come «individualizzazione», «pluralismo» o «denormativizzazione» contribuisce all’analisi storica? Come è possibile storicizzare questi ed altri concetti legati alla percezione di un passaggio d’epoca verso una «società liquida»? La ricerca storica ha bisogno di strumenti e categorie più ampie? Infine, ma non meno importante: le trasformazioni osservate attraverso queste categorie permettono di riconoscere una cesura con il «moderno» e parlare di un «post-moderno»?
Thomas Großbölting insegna Storia contemporanea presso la Westfälische Wilhelms-Universität a Münster ed è responsabile scientifico di progetto nel Cluster d’eccellenza «Religione e Politica». Massimiliano Livi insegna Storia dell’Italia contemporanea presso la Westfälische Wilhelms-Universität a Münster ed è responsabile scientifico di progetto nel Cluster d’eccellenza «Religione e Politica». Carlo Spagnolo insegna Storia dell’Europa contemporanea presso l’Università degli Studi di Bari ed è membro del comitato scientifico della Fondazione Istituto Gramsci.