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ISCRIVITIQuesto volume offre una vasta raccolta di dati e informazioni sul fenomeno criminale in Italia e sulla presenza degli immigrati, analizzando in particolare l’associazione tra caratteristiche economiche e culturali e comportamenti criminali messi in atto sia da cittadini italiani sia da stranieri. Per una migliore comprensione dell’attuale situazione, il volume ricostruisce inoltre il lungo e acceso dibattito internazionale sul legame immigrazione-crimine. L’analisi segue in effetti un doppio binario: quello storico-teorico e quello empirico-quantitativo. Tale impostazione permette al lettore di avere un quadro il più completo possibile di un fenomeno così presente nel dibattito pubblico ma molto spesso mal compreso o falsato nei suoi dati e tratti salienti. Diversi sono i temi affrontati, e tutti cruciali: l’andamento negli ultimi decenni della criminalità in Italia e i cambiamenti ascrivibili all’immigrazione; le dissomiglianze in materia di reati tra autoctoni e immigrati e l’evoluzione delle loro «preferenze criminali»; le differenze nei livelli di integrazione e di antisocialità tra i vari gruppi nazionali di immigrati in Italia; la distribuzione territoriale del crimine nelle province italiane e le caratteristiche ambientali e immigratorie capaci di spiegare tale distribuzione.
Luigi Maria Solivetti, professore dell’Università Sapienza di Roma, Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche, ha svolto in Italia e all’estero numerose ricerche sui temi del mutamento, dell’immigrazione e del controllo sociale, pubblicando i risultati prevalentemente in ambito internazionale. Tra i suoi precedenti libri concernenti l’immigrazione: «Immigrazione, integrazione e crimine in Europa» (Il Mulino, 2004) e «Immigration, Social Integration and Crime: A Cross-National Approach» (Routledge, 2010).