La segretezza che circonda il mondo dello spionaggio suscita sentimenti di sfiducia, alimentati da ciò che trapela: torbide manipolazioni politiche, servizi segreti deviati, scandali ricorrenti. Una diffidenza che ha contribuito alla scarsità di studi accurati – al di là delle inchieste giornalistiche, spesso inclini a sconfinare nella fiction – sull’attività di spionaggio, anche nella sua forma meno «riprovevole» di intelligence a scopi difensivi o di sicurezza. Il volume fa luce su questa zona d’ombra per comprendere meglio i meccanismi del potere e dell’informazione asimmetrica nelle società contemporanee. Nelle diverse facce dello spionaggio economico, politico e militare potremo dunque riconoscere i dilemmi organizzativi e morali che sono alla base delle relazioni sociali.
Antonio Mutti insegna Sociologia economica e Sociologia dello sviluppo nell’Università di Pavia. Con il Mulino ha pubblicato: «Capitale sociale e sviluppo. La fiducia come risorsa» (1998), «Sociologia economica. Il lavoro fuori e dentro l’impresa» (2002), «Finanza sregolata? Le dimensioni sociali dei mercati finanziari» (2008).