Copertina L'Altare della Patria

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collana "Storica paperbacks"
pp. 152, Brossura, 978-88-15-23341-7
anno di pubblicazione 2011

B. TOBIA

L'Altare della Patria

"Ha il pregio di mettere insieme un'ampia e impeccabile documentazione con un'esposizione che non di rado diventa racconto" (Corrado Augias).

Nella gigantesca mole a ridosso del Campidoglio si può leggere una vera e propria metafora della vicenda nazionale italiana. Progettato nel 1878 come monumento funebre a Vittorio Emanuele II, l'Altare della Patria fu inaugurato nel 1911, cinquantesimo anniversario dell'Italia unita. Nel 1921, con l'inumazione della salma del Milite Ignoto, il Vittoriano è come riconsacrato attraverso un complesso movimento celebrativo che parte dal confine orientale per confluire nella capitale. Con il fascismo diventa tribuna per un perenne ossequio patriottico e quinta di regime. In epoca repubblicana, il monumento finisce per essere un puro elemento scenografico, salvo ritrovare in anni recenti una rinnovata funzione simbolica in occasione dei funerali dei morti di Nassirya.

Bruno Tobia insegna Storia contemporanea nella Sapienza - Università di Roma. Tra i suoi volumi: "Una patria per gli italiani. Spazi, itinerari, monumenti per l'Italia unita" (Laterza, 1991) e "Salve o popolo d'eroi. La monumentalità fascista nelle fotografie dell'Istituto Luce" (Editori Riuniti, 2002).

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