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ISCRIVITIFin dai primi decenni dell'era cristiana l'aspetto più inquietante della figura di Giuda è, al di là del suo tradimento, l'inadeguatezza della sua scelta economica: che tipo d'uomo poteva essere colui che aveva scambiato l'infinito valore del Cristo per la misera somma di trenta denari? Giuda diventa così il prototipo negativo di chi non sa riconoscere il vero valore delle cose, e, in particolare, di chi non riesce a comprendere le regole del mercato e dell'economia così come si sono venute assestando tra medioevo ed età moderna. Di contro, la figura della Maddalena, che "sperpera" i suoi beni per onorare il Signore, diventa emblematica dell'agire economico lungimirante e istituzionalmente corretto. Le conseguenze di questa contrapposizione si riflettono - come illustra il libro - nel codice di esclusione sociale che caratterizza la modernizzazione economica europea e alimenta lo stigma della gente comune di cui Giuda rappresenta la maschera.
Giacomo Todeschini insegna Storia medievale nell'Università di Trieste. Con il Mulino ha già pubblicato "I mercanti e il tempio" (2002), "Ricchezza francescana" (2004) e "Visibilmente crudeli" (2007).