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ISCRIVITIQuesto libro mette in discussione le tesi dei superatori del moderno e dei profeti del postmoderno; analizza gli incroci, le mescolanze e le convergenze tra Destra e Sinistra presenti nella cultura italiana del secondo Novecento; polemizza contro le semplicistiche diagnosi epocali della modernità; discute e tenta una classificazione di coloro che, in Italia, si opposero all'idea dell'esistenza di un rapporto significativo tra la filosofia di Heidegger e il nazismo. Questa edizione rivista, in cui Paolo Rossi conferma le sue doti di forte polemista, contiene nuovi testi: tra gli altri, un contributo alla non convenzionale immagine della modernità come età ricca di incertezze; la confutazione delle argomentazioni di certa teologia e filosofia heideggeriana così come trova espressione sia nella cultura tedesca sia in quella italiana.
Paolo Rossi Accademico dei Lincei, è professore emerito nell'Università di Firenze. Ha ricevuto dalla History of Science Society (Usa) la Sarton Medal per la storia della scienza. È autore di numerosi volumi di storia della filosofia e della scienza, tradotti in molte lingue. Ricordiamo tra questi: «I filosofi e le macchine» (Feltrinelli, 2002), «La nascita della scienza moderna» (Laterza, 1997). Editi o riediti con il Mulino: «Clavis universalis» (1983), «Il passato, la memoria, l'oblio» (1991, premio Viareggio 1992), «Un altro presente» (1999), «Francesco Bacone» (2004), «Speranze» (2008).