Acredine, esasperazione, fastidio, insofferenza, rancore,
irritazione, impazienza, malessere, frustrazione, disgusto, insoddisfazione,
collera... quante sfumature di amaro può assumere la micro-conflittualità di
coppia? In questo tipo di guerre, in cui niente è irrilevante, l'unica certezza
è quella del torto altrui. Per l'insopportabile abitudine del partner di
abbandonare in giro la biancheria sporca o cercare affannosamente le chiavi
nella borsa senza mai trovarle saremmo perfettamente disposti, in certi
momenti, a buttare via un'intera relazione. Siamo ossessionati da futili
dettagli, meditiamo lungamente meschine vendette. Sgradevole, a volte
devastante, ma pure incline a sconfinare nella stramberia o nella comicità
conclamata, l'ostilità reciproca svolge un ruolo essenziale nel rapporto di
coppia, producendo persino effetti positivi. Come? Ce lo dice Kaufmann,
sorridente anatomo-patologo della vita di coppia, attraverso una serie di
interviste - talora sofferte, talora esilaranti - in cui non mancheremo di
riconoscerci.
Jean-Claude Kaufmann, sociologo, è direttore di ricerca
al CNRS di Parigi. Tra i suoi libri tradotti in italiano: "Trame
coniugali. Panni sporchi e rapporto di coppia" (Dedalo, 1995), "C'era
una volta il principe azzurro. Donne che vivono da sole ma non smettono di
sognare" (Mondadori, 2000), "Corpi di donna, sguardi d'uomo:
sociologia del seno nudo" (Cortina, 2007); pubblicati dal Mulino, "La
vita a due" (1996) e "Quando l'amore comincia" (2005).