Il libro ripercorre la storia letteraria di lingua tedesca dai grandi poemi del Trecento ("I Nibelunghi", "Parzival", "Tristano e Isotta") alle opere dei più celebrati autori del nostro tempo (fra gli altri i premi Nobel Canetti, Böll, Grass, Jelinek). All'interno di questa secolare vicenda culturale e artistica, sono approfonditi due momenti davvero epocali per la letteratura tedesca: il Settecento, autentica età aurea del classicismo e del romanticismo, centrata sulla figura di Goethe, e il primo Novecento, dove si dà particolare risalto ad autori come Thomas Mann e Franz Kafka. Grande attenzione è riservata inoltre a scrittori considerati "classici della modernità", come Brecht e Hesse, ai protagonisti della "Grande Vienna", da Schnitzler a Kraus e Musil, infine agli sviluppi successivi alla Riunificazione. Una tradizione ricca e illustre, sulla quale vengono a innestarsi, nel secondo Novecento, opere che in vario modo rispecchiano gli accadimenti drammatici della storia.
Marino Freschi è professore ordinario di Letteratura tedesca all'Università di Roma Tre e cura l'area di germanistica dell'Università "Suor Orsola Benincasa" di Napoli. Fra i suoi volumi ricordiamo: "Goethe. L'insidia della modernità" (Donzelli, 1999), "Viaggio letterario nella città di Kafka" (Editori Riuniti, 2000), "L'Utopia nel Settecento tedesco" (Liguori, 2004). Con il Mulino ha pubblicato "Thomas Mann" (2005), premio Salvatore Valitutti nel 2006.